Arpi

Arpi fu una delle città più grandi degli Italioti la cui fondazione sarebbe da attribuire a Diomede, l'eroe di Argo. La paternità eroica, insieme alla toponomastica della zona, ha costituito una delle memorie prevalenti della città, così da rappresentare una delle ragioni che, a partire dal Medioevo, condussero all'associazione della stessa con Foggia, città fondata nel XI secolo a meno di dieci chilometri di distanza. A parte episodiche testimonianze di età neolitica, è dall'VIII secolo a. C. che Arpi pare aver raggiunto una sua connotazione insediativa e sociale piuttosto definita, come attestano alcune sepolture. Nel VI secolo a.C. l'insediamento venne delimitato da un sistema fortificativo ad aggere, che subirà interventi tra V e IV secolo a.C. Al III secolo a.C. si datano le case aristocratiche individuate in località Montarozzi; queste case, che propongono modelli planimetrici e decorativi ripresi nelle dimore reali e aristocratiche della Grecia del tempo (Pella, Olinto, Eretria), non furono più abitate nel II secolo a.C. e il loro abbandono fu dovuto al trasferimento dell'abitato in un'altra parte della città. Tombe a camera, spesso monumentali, ospitavano le sepolture aristocratiche (come nel caso del noto Ipogeo della Medusa). La punizione di Roma per il tradimento di Arpi durante la guerra annibalica, in seguito, con la fondazione di Siponto danneggiò profondamente la città: da questo momento, infatti, la storia della città non registra eventi di rilievo. Al momento solo le testimonianze archeologiche portate alla luce nell'area di masseria Menga lasciano ipotizzare anche per l'età romana un vitalità. Dal Tardoantico, infatti, i segni della città scomparirono progressivamente favoriti dall'impaludamento del vicino fiume Celone; la principale testimonianza rimasta nei secoli è costituita dalla muraglia dell'aggere il cui rilievo oggi si conserva ancora per ampi tratti.

Bibliografia:
  • Mazzei M., Nella Daunia antica. Passeggiate archeoligiche in provincia di Foggia : Claudio Grenzi Editore, 2006
  • Volpe G., La Daunia nell’età della romanizzazione. Merci, produzioni e scambi : EDIPUGLIA, 1990
  • Mazzei M., Arpi. L'ipogeo della Medusa e la necropoli : EDIPUGLIA, 1995
  • Guaitoli M., Cazzato V. a cura di, Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dell'Aerofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio. : Campisano, 2003
  • Mazzei M., Guaitoli M. a cura di, Arpi, Foggia, Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dell’Areofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio, , : Campisano, 2003
  • Mazzei M., Arpi Preromana e romana i dati archeologici: analisi e proposte di interpretazione, TARAS, IV, 1-2, : , 1984

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • FGBIP000039

Condizione Giuridica

Dato non disponibile

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età Arcaica (VII-VI sec. a.C.)
  • Età Classica (V-IV sec. a.C.)
  • Età romano repubblicana (fine VI-I sec. a.C.)
  • Età romano imperiale (I-III sec. d.C.)
  • Età tardoantica (IV -VI sec. d.C.)

Cronologia specifica:

Motivazione: 

  • Analisi dei materiali
  • Analisi delle strutture

Dimensioni in Mq: 12.00

Criterio di perimetrazione: Perimetrato su fotografia aerea senza sopralluogo

Tipo Fruibilità: Non fruibile