Vaste

Vaste è uno dei centri del Salento meglio conosciuti perché fin dal 1981 sottoposto ad indagini archeologiche sistematiche. Gli scavi in estensione hanno portato alla luce tracce di un insediamento riferibile all’età del Bronzo consistenti per lo più in pochi materiali ceramici; meglio documentata è l’età del Ferro (VIII-VII secolo a.C.), con un villaggio iapigio di capanne a pianta ovale, sovrapposto al precedente, individuato in corrispondenza dell’odierna Piazza Dante, nella parte centrale e più alta dell’abitato antico (acropoli). La fase di VI secolo a.C., corrispondente all’età arcaica, è documentata da resti di abitazioni del tipo a capanna con fondazioni di pietra e pavimenti in battuto, da fornaci per la cottura di tegole e da un luogo di culto, visibile all’interno del Parco dei Guerrieri. Tra il IV e il III secolo a.C si colloca una fase di grande espansione della città: il centro viene dotato di una possente cerchia muraria lunga oltre 3 chilometri che delimita un’area urbana di 77 ettari; all’interno di questo spazio sono stati identificati tracciati stradali, luoghi di culto, necropoli, ampi spazi liberi per attività agricole ed artigianali, case a pianta rettangolare costituite da più ambienti disposti intorno ad un cortile e una struttura di tipo palaziale indizio di una società articolata in classi in cui emerge un gruppo aristocratico. All’esterno della cinta muraria, in zona Fondo Lucernara, si è individuata una fattoria ellenistica che presenta due fasi di costruzioni, databili entrambe al IV sec. a.C. Durante la conquista romana del Salento si riscontrano a Vaste, come in molti altri siti della Messapia, fenomeni di contrazione dell’abitato: vengono obliterati pozzi e cisterne e nascosto un tesoretto di 150 monete di argento; le evidenze provenienti dagli scavi attestano tuttavia una frequentazione del centro fino ad età tardoromana: nel periodo compreso tra il V e il VI sec.d.C. una piccola comunità rurale risiede intorno ad una chiesa paleocristiana nell’area di Fondo Giuliano. L’edificio risulta in uso fino al X sec. d.C., periodo dopo il quale il culto si sposta nella vicina Cripta dei SS. Stefani. Subì nel corso dei secoli violente invasioni e nel 1147 fu completamente rasa al suolo da Guglielmo il Malo; venne in seguito ricostruita e dal XII secolo affidata a diverse famiglie feudatarie. Dall’età normanna la città ha registrato una sostanziale continuità di vita. Al XV sec. risale il castello o Palazzo Baronale, un complesso costituito da due edifici principali: la torre di XIV sec. e il palazzo, collegati da un tratto della cinta muraria del borgo quattrocentesco. Al XVI sec. si data un primo ampliamento del palazzo come testimonia l’iscrizione sulla porta di accesso alla struttura che attribuisce l’intervento a Ottavio dei Falconi, feudatario di Vaste dal 1560. Nella prima metà del XVII sec. il palazzo viene sottoposto ad ulteriori modifiche fino agli interventi del Settecento che conferiscono al palazzo la fisionomia definitiva. Gli ultimi feudatari a detenere il controllo furono i Guarini di Poggiardo che rimasero fino al 1806, anno di soppressione del regime feudale.

Bibliografia:
  • D'Andria F., Insediamenti e territorio; l'età storica, Atti del XXX Convegno Internzaionale di Studi sulla Magna Grecia,1991
  • Mannino K., Vasi attici nei contesti della Messapia (480-350 a.C.), ,2006
  • Carluccio G., La carta archeologica di Vaste, Studi di Antichità, II, : , 1981
  • Giannotta M. T., Tombe messapiche da Vaste e Ortelle, Studi di Antichità, VII, : , 1994
  • Semeraro G., Semeraro G. a cura di, En neusì. Ceramica greca e società nel Salento arcaico, En neusì. Ceramica greca e società nel Salento arcaico, , Lecce-Bari: Martano-Edipuglia, 1997
  • D'Andria F., La casa in Messapia, Ricerche sulla casa in Magna Grecia e Sicilia, Atti del Colloquio, Lecce 23-24 giugno 1992, , : Congedo Editore, 1996
  • Lamboley J.L., Recherches sur les Messapiens IVe-IIe siècle avant J.-C Roma: , 1996
  • D'Andria F., Vaste, Enciclopedia dell'Arte Antica, V, II Suppl., Roma: , 1997
  • Lamboley J.L., Note sur l’hypogée de Vaste, Studi di Antichità, II, Galatina: , 1981
  • Mastronuzzi G., Repertorio dei contesti cultuali indigeni in Italia meridionale. 1: Età arcaica, ,2005

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIP000017

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela

Periodo:

  • Età Arcaica (VII-VI sec. a.C.)
  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
  • Età del Ferro (generico)
  • Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
  • Età medievale (generico)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età romana (generico)

Cronologia specifica:

Motivazione: 

  • Analisi dei materiali
  • Analisi delle strutture
  • Bibliografia

Criterio di perimetrazione: Perimetrata l'area occupata dall'insediamento messapico cinto dalle mura di fortificazione