Grotta della Trinità (da età neolitica a medievale)

Posta sulla sommità della serra che congiunge Casarano a Ruffano, a 168 m di altitudine, la grotta della Trinità, inizialmente conosciuta con il nome di grotta dell'Eternità, è un unico grande ambiente lungo complessivamente 23 metri, alto tra i 4 (nell'area dell’ingresso) e i 7 metri e largo tra i 5 e 9 m. Presenta una pianta irregolarmente triangolare, con alta volta e un'ampia imboccatura a largo arco rivolta verso O che illumina, soprattutto nelle ore pomeridiane, tutto l'ambiente. L’ingresso, chiuso da una cancellata dietro la quale si notano i resti di un antico muro, immette nella parte iniziale che è anche la più alta. Scavi sistematici dell’Università di Lecce negli anni 1970-1975, condotti da Giuliano Cremonesi, hanno messo in luce varie fasi di frequentazione e di uso della grotta. I materiali rinvenuti vanno dal Neolitico medio e finale, all'età del Bronzo antico e, successivamente, all'età arcaica ed ellenistica, quando probabilmente la grotta era già utilizzata con finalità cultuale. Le ricerche hanno messo in evidenza una frequentazione in età alto medievale attestata da rinvenimenti di alcune forme ceramiche, tra cui lucerne e frammenti di olle. Permane l’utilizzo come luogo di culto nel pieno medioevo come attestano fonti documentarie tarde e la presenza, seppur in elevatissimo stato di degrado, di affreschi medievali sulle pareti, tra cui è riconoscibile una Madonna. La grotta fu adattata in seguito in chiesa assumendo in epoca imprecisata il titolo di Santissima Trinità. Nella visita pastorale del vescovo Tommaso De Rossi del 1711 fu definita "grancia" della Chiesa di S. Foca in Ruffano (sita dove oggi sorge la Chiesa della Madonna del Buon Consiglio).

Bibliografia:
  • Medea A., Gli affreschi delle cripte eremitiche pugliesi, , II, : , 1939
  • ORLANDO M.A., COCCHI D. a cura di, Grotta della Trinità (Ruffano, Lecce), L'antica età del Bronzo in Italia. Atti del convegno (Viareggio 1995),1996
  • Cremonesi G., Il Neolitico e l’inizio dell’età dei metalli, La Puglia dal Paleolitico al Tardoromano, , : ELECTA, 1979
  • Cremonesi Giuliano, Gli scavi nella Grotta della Trinità (Ruffano-Lecce), in Quaderni de La Ricerca Scientifica, 100, Roma, CNR, 1978.
  • Archeologia dei Messapi, Catalogo della mostra, Lecce, Museo Provinciale "Sigismondo Castromediano", 7 ottobre 1990-7 gennaio 1991, a cura di Francesco D'Andria, Bari, EDIPUGLIA, 1990.
  • Marinelli A., Ceramica medioevale della Grotta della Trinità (prov. Lecce), ArchMed, II, : , 1975
  • Pagliara C., Materiali iscritti arcaici del Salento, Salento Arcaico. Atti del Colloquio Internazionale, Lecce 5-8 aprile 1979, , : Congedo Editore, 1979
  • Orlando Medica Assunta, Grotta della Trinità (Ruffano), in La passione dell’origine. Giuliano Cremonesi e la ricerca preistorica nel Salento, a cura di Elettra Ingravallo, Lecce, Conte Editore,1997, pp. 234-237.
  • D'Andria F., Salento arcaico: la nuova documentazione archeologica, Salento arcaico, , : Congedo Editore, 1979
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIP000007

Condizione Giuridica

Proprietà privata

Ente competente
  • Tipo: Università statale

    Ente: Università del Salento

    Ruolo: Ricerca

  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età Arcaica (VII-VI sec. a.C.)
  • Bronzo (generico)
  • Neolitico finale (da 4.400-4100 ca. a 3.000 a.C. ca.)
  • Neolitico medio (5.000 a.C. ca.-4.500/4300 a.C. ca.)
  • Età medievale (generico)
  • Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)
  • Alto Medioevo (VII-X secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)

Cronologia specifica:

Dal: V millennio Al: 1700 d. C.

Motivazione: 

  • Analisi dei materiali
  • Analisi della stratigrafia
  • Analisi tipologica
  • Bibliografia

Interpretazione: Insediamento in grotta con varie fasi dal Neolitico ad età ellenistica. Diviene luogo di culto in età medievale.

Dimensioni in Mq: 22.50

Criterio di perimetrazione: Attività di ricerca ad opera dell'Istituto di Archeologia dell'Università di Lecce tra 1970 e 1975. (Referente scientifico Prof. Giuliano Cremonesi). Rilievo da parte del Gruppo Speleologico Ruvese. Vedi anche nel catasto delle grotte della Puglia

Tipo Fruibilità: Non fruibile