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Struttura ipogea individuata alla periferia dell'odierno abitato di Vitigliano, interpretabile come cisterna. La cisterna di Vitigliano è a pianta rettangolare, scavata nel banco roccioso affiorante, lunga m 12,30, larga 3,05 e profonda all'incirca m 4,40, con una capienza di 162000 litri. Le pareti sono oblique e s'incurvano in maniera da contenere quanta più acqua possibile; la superficie e il pavimento erano ricoperte da uno strato di intonaco impermeabilizzante tipico dell'età romana. L'ambiente presenta quattro pilastri, costruiti con blocchi sovrapposti e sormontati da un rozzo capitello troncopiramidale, disposti nel senso della lunghezza che sostengono un architrave composto da blocchi, con le estremità incassate nel bordo roccioso; su di esso sono appoggiati le due serie di grandi lastroni posti di piatto che costituiscono la copertura della cisterna. Attorno al monumento si vedono i canali tagliati nel banco roccioso che servivano per convogliare le acque piovane; è possibile tuttavia che la cisterna fosse alimentata anche dall'acqua di falda: un'apertura situata nell'angolo sud-est dell'ambiente è stata interpretata come lo sbocco di un canale di captazione.
Definizione Ambito Culturale:
- Dato non disponibile
- Belotti B., La citerne de Vitigliano, Studi di Antichità, VII, : , 1994
Scheda
- LEBIS001906
Tipologia del bene
Tipo: Impianto idraulico (ambito extraurbano)
Funzione:
- Idrica
Condizione Giuridica
Detenzione Ente pubblico territoriale
-
Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Soprintendenza Archeologia della Puglia
Ruolo: Tutela
Periodo:
- Età romano imperiale (I-III sec. d.C.)
- Età tardoantica (IV -VI sec. d.C.)
Motivazione:
- Bibliografia
- Analisi delle strutture
- Conservato parzialmente
Criterio di perimetrazione: bibliografia