Castello

Il castello sorge, in posizione isolata, a un’altezza di 450 m s.l.m., su un colle che sovrasta la valle in cui è ubicato l’attuale centro abitato di Gravina in Puglia. Fonti documentarie di età medievale e moderna testimoniano come in passato il territorio circostante fosse caratterizzato dalla presenza di estese aree boschive e, poco a nord del castello, di un lago ricco di fauna. Secondo Giorgio Vasari l’edificio è stato realizzato, per volere di Federico II, che si è fermato a Gravina sicuramente nel 1227 e nel 1242, dall’architetto e scultore toscano Fuccio tra gli anni ’20 e ’30 del XIII secolo. L’integrazione dei dati ricavati dall’analisi delle strutture superstiti con quelli desunti da un atto notarile del 1309 e da un documento del 1608, consente di delineare un quadro ricostruttivo del castello sufficientemente puntuale. Esso presenta una pianta rettangolare (58,50 x 29 m) e si articola intorno a un cortile cui si accede tramite un’entrata centrale e un androne con volta a botte, posti sul lato orientale della fabbrica. Ai prospetti esterni dei lati lunghi si addossano quattro torri rettangolari, tre sul lato meridionale, una sul lato settentrionale, di cui attualmente si conservano solo i basamenti. Queste strutture erano originariamente collegate a un camminamento di ronda in legno che si sviluppava sui lati nord, ovest e sud della cortina muraria esterna. Il documento del 1309 dà notizia della presenza, nei pressi dell’entrata, di un’altra torre all’interno della quale era situata una cappella dedicata a s. Caterina. Sui lati nord e sud del cortile, al di sotto del quale si trova una cisterna per la raccolta delle acque, erano disposti forni, cucine, depositi e alcuni vani, dalla funzione incerta, caratterizzati dalla presenza sulle pareti di strette feritoie strombate. Sul lato occidentale, preceduto da un porticato caratterizzato da archi e volte, si trovava il “palatium”, che ospitava verosimilmente la residenza dell’imperatore e della corte. L’edificio, di cui si conservano le pareti esterne, realizzate in conci di tufo squadrati, oltre che consistenti tracce di archi e volte, boccioli di capitelli, ammorsature di muri, camini e cornici marcapiano, si articolava originariamente su due livelli e un ammezzato. Il piano terra era coperto da volte a botte interrotte da archi trasversali secondo una tipologia frequente nell'architettura fortificata federiciana, mentre l'ammezzato era in origine coperto da un impalcato ligneo che poggiava su archi trasversali ed elementi costruttivi a sbalzo, costituiti da archetti pensili su beccatelli sagomati. Al secondo piano si trovava una grande sala, divisa in tre campate mediante archi-diaframma che reggevano una copertura piana lastricata. Questi ambienti erano illuminati da alte monofore, in parte conservate, e da bifore, non più esistenti. Circa la funzione del castello, sebbene in alcuni documenti di età sveva e primo-angioina esso venga citato come “castrum” o “castrum et domus”, definizioni che rimandano all’ambito della difesa e del controllo del territorio, appare oggi più probabile che la struttura sia stata edificata principalmente per scopi residenziali, in particolare come “domus” di caccia. Concorrono a rendere plausibile questa ipotesi, le caratteristiche strutturali dell’edificio, la sua ubicazione nei pressi di un lago, riscontrata anche in altre residenze federiciane (“domus sollaciis” di Lagopesole, la “domus Salparum” e il “palacium Panthani” di S. Lorenzo) e la citazione nel documento del 1309, in riferimento a questo castello, di una sala “que dicitur falconeria”.

Bibliografia:
  • Benedettelli M., Calò Mariani M.S., Cassano M.R. a cura di, Il castello di Gravina, Federico II. Immagine e potere, , Venezia: Marsilio Editore, 1995
  • Masini N., AA. VV. a cura di, Gravina, castello di, Federico II. Enciclopedia fridericiana, , Roma: Nuovo, 2005
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIS001864

Tipologia del bene

Tipo: Castello (ambito extraurbano)

Funzione: 

  • Abitativa/residenziale
  • Difensiva/militare

Condizione Giuridica

Dato non disponibile

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: SABAP-FG (Archite-BA-Pae)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Soprintendenza Archeologia della Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Rudere

Dimensioni in Mq: 2131.00

Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto