Otranto (età classica ed ellenistica)

Alla città di età classica si riferisce un piccolo lembo di necropoli con tombe ad inumazione in fosse rettangolari scavate nella roccia reimpiegate in fasi successive per più deposizioni individuato nell’area a ovest del promontorio (Cantiere 1). Tra queste, la tomba n. 1 datata alla prima metà del V sec. a.C. conteneva manufatti in bronzo, kylikes e un cratere attico a figure rosse del Pittore di Pan. Il rinvenimento di un frammento architettonico decorato da cornici, in calcare locale, probabilmente parte di un architrave relativo ad una porta rastremata, ha consentito di ipotizzare la presenza in quest’area di un ipogeo funerario ellenistico. La scoperta nel 1995 di un ampio tratto delle mura messapiche e di una porta urbica (IV-III sec. a.C.) nell’area del Cantiere 2 ha permesso di definire l’estensione dell’insediamento che in età ellenistica sembra comprendere un’area di 17 ha. Nel corso delle suddette ricerche è emerso inoltre che analogamente ai casi di Cavallino, Vaste e Muro Leccese, anche l’insediamento messapico di Otranto era provvisto di due cinte di fortificazione, con un circuito interno che racchiudeva un’area di 5,5 ha, corrispondente all’attuale centro storico. La struttura è stata individuata nel tratto delle mura aragonesi ad ovest del Castello dove la tessitura muraria presenta, accanto al modulo costituito da blocchi di piccole dimensioni tipico delle della tecnica costruttiva del XVI sec., anche un’estesa presenza di grandi blocchi pertinenti alle mura messapiche. Se molti dei blocchi sono stati riutilizzati, in alcuni punti è evidente che almeno per tre filari sovrapposti i blocchi sono in posizione primaria ed appartengono ad una struttura precedente inglobata nella cinta di fortificazione della città aragonese. Dal punto di vista della viabilità è emerso che in corrispondenza della porta urbica, ricavata in uno sfalsamento nell’asse della fortificazione con un lungo e stretto corridoio, giungeva una strada che costituiva uno degli ingressi principali alla città per chi proveniva dal porto. Un sistema viario collegava l’approdo idruntino agli insediamenti interni di Muro Leccese e Vaste.

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • D'Andria F., Otranto. La scoperta delle fortificazioni, della porta urbica e dei cippi con iscrizioni messapiche (IV-III sec. a.C.), Studi di Antichità, VIII, 2, Galatina: Congedo Editore, 1995, 189-206
  • Semeraro G., Otranto dal VI sec. a.C. all'età ellenistica. (Scavi 1977-79), Studi di Antichità, IV, Galatina: Congedo Editore, 1983, 125-212
  • D'Andria F., AA. VV. a cura di, Insediamento e territorio: l’età storica, I Messapi, XXX, Napoli: , 1991, 393-478
  • D'Andria F., Otranto. Elementi di un ipogeo funerario ellenistico, Studi di Antichità, IV, Galatina: Congedo Editore, 1983, 221-224
  • De Vitis V., Guida di Otranto. La città, il territorio, la costa, Le Guide Verdi, 1, Galatina: , 2007
  • D'Andria F., La casa in Messapia, Ricerche sulla casa in Magna Grecia e Sicilia, Atti del Colloquio, Lecce 23-24 giugno 1992, , : Congedo Editore, 1996
  • D'Andria F., Moreschini D., Vallet G. a cura di, Otranto (BTCGI), BTCGI. Bibliografia Topografica della colonizzazione greca. Italia e isole tirreniche, XIII, Pisa - Roma: , 1994, 127-142

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIS001791

Tipologia del bene

Tipo: Civitas

Funzione: 

  • Abitativa/residenziale
  • Difensiva/militare
  • Funeraria
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Sacra/religiosa/culto

Condizione Giuridica

Dato non disponibile

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela

Periodo:

  • Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
  • Età Classica (V-IV sec. a.C.)

Motivazione: 

  • Analisi dei materiali
  • Analisi delle strutture
  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Asportato in seguito a scavo
  • Conservato parzialmente

Criterio di perimetrazione: Area interessata dalla presenza di evidenze archeologiche riferibili a questa fase