Ginosa (età moderna)

Nel 1556 l'Imperatore Carlo V nominò barone della città l’ammiraglio Antonio Doria, dal quale i ginosini ebbero diversi benefici, confermati da Giambattista, suo figlio, che legò il proprio nome a numerosi interventi quali il miglioramento delle campagne, l'innesto nel bosco di una qualità di olivastri tale da rendere l'oliveto di Girifalco uno dei più estesi della regione e la trasformazione del Castello normanno in grande e comodo palazzo. In questo periodo sorsero anche gli importanti conventi dei Cappuccini e degli Agostiniani mentre - soprattutto dopo la costruzione della Chiesa Matrice - lo sviluppo urbanistico cambiava direzione, spostandosi lungo la via che dai piedi del Castello conduce alla cappellina di S. Antonio da Padova, in un susseguirsi di cantine, vialetti, spiazzi, palazzi che delineano la singolarità del centro storico ginosino. Con il grande esodo dagli abituri in grotta si determinava ormai l'inarrestabile declino della Civiltà Rupestre. Nel 1632 il passaggio del feudo agli Spinola Alcanices de Los Balbases segnò l'inizio di un periodo dolorosissimo conclusosi solo nel 1922, quando il latifondo fu alienato e venduto all'O.N.C. e ad una società di siciliani. Nel corso del XVII secolo venne edificata la ex Caserma Francese, struttura architettonica e piccolo complesso abitativo, sito a ridosso della circumvallazione sud. La regina di Spagna tuttora possiede una vasta tenuta nel territorio di Ginosa, attualmente sottoposto a bonifica.

Bibliografia:
  • AA. VV., L'Italia. Puglia. Guida rossa del Touring Club Italiano., L'Italia. Puglia. Guida rossa del Touring Club Italiano., , Milano: , 2006

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • TABIS001653

Tipologia del bene

Tipo: Città

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto
  • Frequentazione
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Abitativa/residenziale
  • Pubblica

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela

Periodo:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Si perimetra l'area del centro storico

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico