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Casale medievale localizzato a 12 km a sud di Foggia sulla sommità del pendio collinare che costituisce il fianco settentrionale della valle del Cervaro, a brevissima distanza dal percorso della via Traiana. Il casale di Ponte Albanito era dipendente dal monastero di San Nicola di Troia ed è citato per la prima volta nel 1154, quando si parla anche di una via pubblica che lo collegava con Troia. Per l'anno 1184 si ha inoltre notizia di contrasti fra il monastero di San Nicola e gli abitanti di Ascoli il cui territorio doveva essere verosimilmente molto vicino a quello del casale. Questa notizia è quindi di grande importanza perché lascia ipotizzare una diretta adiacenza fra i territori diocesani di Troia e Ascoli, in questa zona delimitati evidentemente dal corso del Cervaro. Ancora oggi il territorio comunale di Ascoli Satriano si estende fino a questa zona, confinando direttamente con quello di Foggia che in età medievale faceva parte del territorio della diocesi troiana. All'interno del casale di Ponte Albanito fu successivamente edificata una delle domus di Federico II fiancheggiata da un casale. Il sito di Ponte Albanito è qualificato come castrum nel 1344. Oggi nella zona restano i ruderi abbastanza ben conservati di una struttura di forma quadrangolare dotata di torrette quadrangolari in corrispondenza degli angoli. Questo edificio è conosciuto localmente come Masseria dei Diavoli. Le indagini aerofotografiche condotte dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Foggia hanno consentito di individuare tracce relative all'insediamento medievale che si sommano a quanto ancora visibile in elevato. Le nuove evidenze aerofotografiche evidenziano la presenza di due complessi di recinti vicini tra loro ma non collegati. In entrambi i casi si tratta di aree circondate da fossati, una di forma ovaleggiante e l'altra di forma subrettangolare, delle quali quella posta ad ovest è più grande di quella orientale. All'interno di ciascuna, nella parte più vicina alla scarpata del pendio collinare che domina a nord la valle del Cervaro, vi sono poi altri recinti della stessa forma e di dimensioni più piccole. A parte la presenza di alcune fosse granarie non si possono al momento cogliere altri dettagli riguardo all'articolazione interna del sito. Un proprietario terriero della zona ha confermato la presenza di numerose fosse granarie di età medievale.
Definizione Ambito Culturale:
- Dato non disponibile
- Volpe G., Buora M., Santoro S. a cura di, Archeologia dei paesaggi in Daunia: il 'Progetto Valle del Celone': ricognizione, aerofotografia, GIS, Progetto Durrës, Atti del II e del III Incontro Scientifico, Antichità Altoadriatiche, LVIII, , Trieste: , 2004, 181
Scheda
- FGBIS002266
Tipologia del bene
Tipo: Casale
Funzione:
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà privata
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
Motivazione:
- Analisi delle strutture
- Materiali
- Indeterminabile
- Rudere
Criterio di perimetrazione: Delimitazione dell’area visibile in fotografia aerea.
Tipo Fruibilità: Non fruibile