Località Grotta di Lamalunga - luogo di rinvenimento dell' Uomo di Altamura (Paleolitico)

Complesso carsico individuato nell'ottobre 1993 nell'ambito di indagini effettuate da alcuni speleologi del Centro Altamurano Ricerche Speleologiche (CARS). Nel corso dell'esplorazione di una cavità, raggiungibile attraverso un pozzo profondo circa nove metri, è stato intercettato un grande ambiente, di forma irregolare, occupato da un grande cono detritico; da questo si diparte una galleria, provvista di numerosi cunicoli. In uno di essi, in prossimità di una piccola cavità localizzata tra il pavimento e la parete di fondo e costituita da una forte cortina stalattitica, è stato rinvenuto uno scheletro umano privo di connessione anatomica e ricoperto da forti concrezioni coralliformi; alcune caratteristiche scheletriche, esaminate grazie soprattutto all'esame fotografico del reperto, ancora in situ, hanno consentito di ipotizzare che si tratti di un individuo adulto di sesso maschile che presenta alcuni elementi tipici della specie "Homo neanderthalensis", vissuto presumibilmente in un periodo compreso tra i 180.000 e i 130.000 anni fa. L’uomo era probabilmente precipitato nella grotta, attraverso uno dei tanti pozzi carsici naturali presenti nella zona, e rimasto intrappolato a causa delle ferite riportate; con il passare dei millenni, in seguito alla scheletrizzazione, le sue ossa furono inglobate nelle concrezioni calcaree. Nel 2009, grazie ad un permesso della Direzione Regionale per i Beni Culturali della Puglia, in accordo con la Soprintendenza, è stato possibile prelevare ed esaminare un campione osseo della scapola destra dell’individuo, che ha consentito di ottenere la prima datazione assoluta del reperto e la caratterizzazione paleogenetica dello scheletro, inquadrato cronologicamente a circa 150.000 anni fa. Si tratta, dunque, dell’esemplare di Neanderthal più completo mai scoperto, e probabilmente il più antico rappresentante di questa specie dal quale è stato possibile estrarre DNA endogeno; costituisce, pertanto, una testimonianza di notevole importanza per lo studio dell’evoluzione umana in Europa nell’ambito del tardo Pleistocene. Nel 2017 è stata presentata al pubblico, presso il Museo Archeologico Nazionale di Altamura, una ricostruzione dell’uomo effettuata sulla base dei dati morfologici del cranio, acquisiti attraverso scansioni laser e riprese fotogrammetriche, fino ad arrivare al modello in scala eseguito dai fratelli olandesi Kennis. Negli anni 2017 – 2019 il programma di ricerca KARST ((Knowing the Altamura man thRough Science & Technology), con la coordinazione del paleoantropologo G. Manzi dell’Università la Sapienza di Roma, si è prefisso di continuare lo studio multidisciplinare già in corso e di programmare la conservazione e la presumibile futura musealizzazione dello scheletro umano di Lamalunga. La grotta è inoltre caratterizzata dalla presenza di numerosi depositi di reperti ossei faunistici, tra i quali si evidenzia la presenza di diverse specie animali; le specie maggiormente rappresentate sono il daino e il cervo, seguite, con pochi resti, da cavallo, iena, lupo, bovidi ed alcuni micromammiferi. Le analisi effettuate con il metodo dell'Uranio - Torio su alcune concrezioni che rivestivano i resti hanno permesso di inquadrare la deposizione della maggior parte della fauna in un arco cronologico compreso tra 45 e 30 mila anni fa. Attualmente la storia della grotta, ed in particolare dell’Uomo di Altamura, è narrata nei diversi siti che costituiscono la “Rete museale Uomo di Altamura”: il Palazzo Baldassarre, il Centro Visite Lamalunga presso l’omonima masseria, ed il Museo Archeologico Nazionale di Altamura.

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • Venturo D., Altamura (Bari), Lamalunga, Taras, XIV, 1, Taranto: , 1994
  • Venturo D., Altamura (Bari), Lamalunga, Taras, XVI, 1, Taranto: , 1996
  • Venturo D., Altamura (Bari), Lamalunga, Taras, XV, 1, Taranto: Scorpione Editrice s.r.l., 1995
  • Fiore I., Thun Hohenstein U. a cura di, GIS e analisi spaziale intra-sito: i resti ossei faunistici della Grotta di Lamalunga (Altamura, BA), Annali dell'Università degli Studi di Ferrara - Museologia Scientifica e Naturalistica - IV Incontro Annuale di Preistoria e Protostoria, Ferrara, 7-8 febbraio 2018, 13, Ferrara: , 2018
  • AA. VV., Venturo D. a cura di, La Grotta di Lamalunga. Atti della I Conferenza Cittadina. Altamura, 18 Dicembre 1993, La Grotta di Lamalunga. Atti della I Conferenza Cittadina. Altamura, 18 Dicembre 1993, , Altamura: , 1995
  • AA. VV., L'Uomo di Altamura e la Grotta di Lamalunga. Immagini, L'Uomo di Altamura e la Grotta di Lamalunga. Immagini, , Imola: Soprintendenza Archeologica della Puglia - Università degli Studi di Bari, 1996
Apri galleria

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIS001222

Tipologia del bene

Tipo: Grotta

Funzione: 

  • Frequentazione
  • Funeraria
  • Non definibile

Condizione Giuridica

Dato non disponibile

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: SABAP-BA (Archeologia)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Paleolitico medio (ca. 130.000 – ca. 40.000 B.P.)
  • Paleolitico inferiore (ca. 1.300.000-ca. 130.000 B.P.)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Indeterminabile

Criterio di perimetrazione: Localizzazione effettuata sulla base dei dati catastali

Tipo Fruibilità: Non fruibile