Castiglione d'Otranto (età moderna e contemporanea)

Castiglione è frazione di Andrano, da cui dista circa 4 Km. Del periodo di Carlo V è un documento del 1531 da cui si può ricavare non solo il numero dei fuochi (16) ma anche la presenza di una 'casa del baron', nucleo originario dell'attuale Palazzo Baronale che prospetta sulla piazza triangolare (con statua votiva dedicata a S. Antonio da Padova) fulcro dell'abitato, sulla quale si affaccia anche la matrice. Nel 1572 il feudo apparteneva alla famiglia Scaglione, dalla quale passò ai Venturi (o Ventura) che lo tennero fino al 1618, quando fu acquistato da Pietro Xarava. Passò poi a Laura Maromonti, madre di Giorio Castriota, che divenne signore di Castiglione nel 1748. Da questa famiglia passò nel 1789 ai Bacile, ultimi baroni. Tra i monumenti di interesse si possono segnalare, inoltre, la cappella di S. Maria Maddalena e quella dell'Annunziata. Il Palazzo Baronale, che ha inglobato una precedente fortificazione, fu interessato, inizi del XIX secolo, da importanti lavori di ampliamento e di regolarizzazione fatti eseguire dagli ultimi feudatari: tra gli interventi più rilevanti è la costruzione di una nuova ala sul lato della piazza e quella della nuova facciata, caratterizzata da un grande loggiato ad archi.

Notizie storico-critiche:

  • Castiglione d'Otranto ha origini remote. Da alcuni studi effettuati pare sia sorto nel luogo dove esisteva una rocca andata distrutta nel X secolo dai barbari. Fu comune autonomo sino al 1859 anno in cui passò sotto l'amministrazione del comune di Andrano. Diverse furono le famiglie baronali che ebbero in feudo il piccolo centro: dapprima i Rondachi di Otranto, poi i Castriota Scandeberg e per ultimi i Bacile di Spongano. Castiglione, denominato per un breve periodo Salentino ebbe due Abbazie: una costruita nel 1102 che fu denominata di S. Maria a Tobieda oggi Santa Maria Maddalena, e l'altra nel 1190 intitolata a San Mauro. Fu antico Castello della vicina Vaste e ne subì la distruzione insieme a questa nel 1156 ad opera dei Barbari. Risorse nei primi decenni del 1200 con un piccolo agglomerato di abitazioni, tanto da essere elevato a "Villaggio": antico Villaggio di Terra d'Otranto

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • Arditi G., La corografia fisica e storica della provincia di Terra d'Otranto, ,1879
  • AA. VV., Cazzato M. a cura di, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, , Roma: , 2015

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIS000487

Tipologia del bene

Tipo: Città

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto
  • Frequentazione
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà mista pubblica/privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: SABAP-LE (Archeologia)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: SABAP-LE (Archite-BA-Pae)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Perimetrato in base all'estensione del nucleo storico visibile in cartografia (IGM 1945)

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico