Masseria Losciale (età moderna e contemporanea)

Masseria a corte chiusa, protetta da un alto muro di cinta, nel quale si aprono due portali in asse tra loro. Il nucleo originale della casa padronale è individuabile in un edificio turriforme a tre piani; su una delle caditoie, in corrispondenza del lato settentrionale, è presente un'iscrizione recante la data del 1663. Ai lati della torre sorgono due costruzioni, che in una prima fase, databile al XVII secolo, si sviluppavano su un solo piano, e che successivamente, verosimilmente nel corso del XIX secolo, furono sopraelevate di altri due piani, raggiungendo così la stessa altezza della torre. Intorno alla metà del XVIII secolo all'edificio centrale turriforme fu aggiunto un imponente ingresso formato da uno scalone e da una loggia. Nei primi decenni del XX secolo lungo il lato occidentale della casa padronale furono realizzate le abitazioni dei contadini, che si sviluppano su due piani, e l'abitazione del massaro. Sulla corte si affaccia una piccola chiesa con campanile a vela e iscrizione che ricorda un privilegio concesso da Ferdinando IV re di Borbone (1759-1806; 1815-1816). Entro le mura sopravvive un luogo di culto ipogeo, all'ingresso del quale campeggia una lunetta raffigurante la Vergine con Bambino; al dipinto è associata una iscrizione incisa con le lettere "HRTS", la cui decifrazione è controversa. Tutte le superfici di copertura della masseria sono dotate di canali che convogliano le acque nelle diverse cisterne presenti ed anche quella raccolta nell'aia è utilizzata con specifici percorsi per irrigare l'agrumeto, l'orto, il vigneto. Tutto il complesso è attraversato da una strada ed in corrispondenza dei varchi in cui questa taglia il muro di cinta vi sono dei fornici ad arco. L'aia ha uno sviluppo allungato ed ha come quinta terminale il prospetto dell'edificio padronale. Sul lato occidentale dell'aia si sviluppano il forno, l'abitazione del massaro, la cappella, le abitazioni dei contadini, il magazzino, mentre sul lato opposto si trovano l'agrumeto, l'orto ed il vigneto posti a quote decrescenti. La stalla per gli equini, la rimessa dei carri, la cantina ed il deposito delle derrate alimentari trovavano spazio al piano terra dell'abitazione padronale, mentre le stalle di bovini, suini, gallinacei e ovini erano collocati ad est dell'edificio principale.

Notizie storico-critiche:

  • Al centro della facciata sul portale si trova una iscrizione che ricorda come la chiesa fosse esente dal diritto di asilo per volere di Ferdinando IV re di Napoli (1759-1806; 1815-1816) per privilegio concesso alla famiglia Martinelli, proprietaria di queste terre sin dal Seicento.

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • Pepe F., Alla corte della masseria. Complessi fortificati in agro di Monopoli, ,1999
  • Mongiello L., Masserie di Puglia, Masserie di Puglia, , Bari: Adda Editore, 1996
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIS000736

Tipologia del bene

Tipo: Masseria

Funzione: 

  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà privata

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: SABAP-BA (Archite-BA-Pae)

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)

Motivazione: 

  • Analisi delle strutture
  • Bibliografia
  • Dati epigrafici

Stato di conservazione
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Perimetrazione delle strutture effettuata su base ortofotografica