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L’abitato si estende degradante sullo sfondo dei boschi circostanti. La mole compatta della Chiesa Madre domina l’impianto urbano di chiara origine medievale, epoca alla quale risale la Torre cilindrica, principale attrazione storica del borgo, che rimanda per fattura e data di edificazione all’epoca della dominazione bizantina della Daunia. Ai primi decenni dell’XI secolo, infatti, si attestarono in quest’area i Bizantini decisi a consolidare il dominio della Puglia settentrionale. E probabilmente rientra in questo scenario geo-politico la fondazione di alcuni insediamenti tra i quali anche Biccari. Con la conquista normanna l’abitato si sviluppò all’ombra della Torre come centro fortificato. Il nome VICARI (Biccari) appare per la prima volta in un atto dell’agosto 1054 con il quale la vedova Sikelgaita dona i suoi averi al Monastero di San Pietro in Vulgano. Dopo la vittoria sui Bizantini presso il fiume Olivento, un ufficiale normanno dell’esercito di Roberto il Guiscardo, un certo Pagano, si impossessa di Biccari e fortifica il primitivo nucleo abitato costituitosi all’ombra della torre, facendolo diventare una città fortificata. Lo stesso Pagano favorisce la nascita a Biccari di un nuovo vescovado, ponendo come suo vescovo un sacerdote di nome Benedetto che sarà deposto da Papa Alessandro II con una bolla del 1067. Guglielmo d’Altavilla, nipote di Roberto il Guiscardo, favorisce l’ampliamento del nucleo abitato verso Porta Pozzi e l’allargamento del territorio di Biccari. Con Guglielmo de Riccardo, Biccari diventa una baronia della Contea di Civitate. Nel 1283, signore di Biccari è Bertrando dei Reali, la cui figlia Filippa, sposando Giacomo Cantelmo, porta in dote il feudo di Biccari. Nel secolo XV, Biccari è dominio degli Stendardo: famiglia di nobile casato francese trasferitasi nel Regno di Napoli al seguito degli Angioini. È di Matteo Stendardo la costruzione della Croce litica di Porta Pozzi del 1473 e del Convento di Sant’Antonio completato nel 1477.
- de Iulio R., Daunia Vetus: il distretto dei tesori, Daunia Vetus: il distretto dei tesori, , Foggia: Claudio Grenzi Editore, 2009
Scheda
- FGBIS000910
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà mista
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Luogo di collocazione/localizzazione [è contenuto in] - Sito Pluristratificato
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Conservato parzialmente
- Integro
Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto
Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione