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Centro agricolo del Salento meridionale, situato alle falde della Serra del Cianci (201 m.: la più elevata delle Serre Salentine) su un ripiano prospiciente la piana delle Matine. Il nucleo più antico dell’abitato, a struttura compatta e contorno ellittico, con vie strette ed irregolari, forma uno spiccato contrasto con la parte più recente, che si distende largamente a S., ai lati della strada per Montesardo. Questo centro sorge in posizione più elevata, sull'alto della serra. Il centro assume un ruolo di primaria importanza in età normanna. Fonti documentarie ricordano la cinta muraria del XIV sec. quando il centro viene indicato come Castrum Leucadense. La posizione anomala del castello, piuttosto esterna, lascerebbe pensare che sia sorto in un momento successivo quando ormai il tessuto edilizio era fortemente congestionato per ospitare un edificio di notevoli dimensioni. Non si può escludere che il nome dell'insediamento derivi dalla presenza di un più antico fortilizio da cui sarebbe derivato il termine Alexo (difendere, tenere lontano i nemici). Con il matrimonio tra Isabella de Capua e Ferrante Gonzaga (1530), Alessano diventa la signoria più grande del Salento meridionale. Tra XV e XVI è fiorente una comunità ebraica, la cui presenza è testimoniata dal toponimo Via della Giudecca. I primi decenni del Seicento vedono la costruzione delle cappelle di S. Giuseppe e dell'Assunta, ma soprattutto la fondazione del convento dei Cappuccini, fuori dall'abitato e in aggiunta a quelli di S. Basilio (andato distrutto), dei Conventuali Francescani e di S. Angelo dei Celestini (soppresso nel 1652 per essere convertito in abitazione civile). Il centro continua a registrare una crescita demografica nel corso del Seicento e ancora nel secolo successivo quando l'evento edilizio più importante è rappresentato dal rifacimento della Matrice, iniziata nel 1763. In coincidenza con questi lavori ha inizio l'abbattimento delle mure.
Notizie storico-critiche:
- Una radicata tradizione attribuisce la fondazione della città di Alessano ad Alessio I Comneno, imperatore bizantino, ma non esistono documenti che permettono di far luce con certezza sulle origini della città. Furono certamente i Normanni ad assegnare ad Alessano un ruolo preminente su tutto il Capo di Leuca, che conserverà per lungo tempo. È proprio in quel periodo infatti che, con ogni probabilità, la città diventa sede vescovile; tale rimarrà fino al 1818. Nel XV e XVI secolo Alessano visse la sua stagione di massimo splendore. Sotto la signoria di importanti famiglie nobiliari (i Della Ratta, i Del Balzo, i De Capua ed infine i Gonzaga) la città divenne un importante centro commerciale, attraendo anche delle famiglie di ricchi commercianti veneti ed una piccola comunità ebraica (che aveva la sinagoga in via della Giudecca), e il tessuto urbano si arrichì dei pregevoli palazzi in puro stile rinascimentale che ancora oggi si possono ammirare. Attorno alla corte ducale fiorì un notevole movimento letterario. In seguito il centro decadde, fino a perdere gradualmente la posizione di preminenza. Montesardo con la sua carratteristica posizione di piazzaforte naturale, ha origini che si perdono nella notte dei tempi. Di recente sono state scoperte tracce importanti di strutture di epoca messapica (resti della cinta muraria del IV secolo a.C., tombe, fondamenta di edifici), che dimostrano come gia' in quel periodo fosse presente un insediamento urbano di notevoli dimensioni. Sui documenti di eopca romana "Mons arduus", che vuol dire "monte ripido", e' segnato sul tracciato della via Traiana. Nel medioevo fu sede di importanti scuole di matematica e di musica. Dopo la caduta dell'Impero fu sempre utilizzata come fortezza, grazie ai suoi possenti bastioni e ad una solida cerchia di mura, intervallate da torri, nelle quali si aprivano quattro porte: porta la Terra, porta Nova, porta Castello e porta Lo Chiuso. Le mura e le torri furono abbattute nel 1867.
Definizione Ambito Culturale:
- Dato non disponibile
- AA. VV., Cazzato M. a cura di, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, , Roma: , 2015
Scheda
- LEBIS000304
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà mista pubblica/privata
-
Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: SABAP-LE (Archeologia)
Ruolo: Tutela e valorizzazione
-
Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: SABAP-LE (Archite-BA-Pae)
Ruolo: Tutela e valorizzazione
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Conservato parzialmente
- Integro
Criterio di perimetrazione: Perimetrato in base all'estensione del nucleo storico visibile in cartografia (IGM 1945)
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico