Trani (età medievale)

Le fonti documentarie attestano che Trani nel IX secolo, sotto il dominio longobardo, era sede di un gastaldato ed era dotata di una cinta muraria caratterizzata da quattro porte (Porta Aurea o Antica, Porta Nova, Porta Vetere e Porta Vassalla). Al X-XI secolo sono riferibili alcune strutture murarie inglobate nei palazzi Trombetta e Fabiano, lungo l'attuale via Ognissanti, e un edificio residenziale ubicato nei pressi del Castello. Tra l'XI e il XII secolo si verifica un'ulteriore crescita della città che si arricchisce di nuovi edifici religiosi e civili. Tra questi ultimi si ricordano in particolare la casa-torre Barbinelli, situata in Piazza Battisti, la casa orreata cd. di Teofilatto e Odelperto, nei pressi di Porta Vassalla, e, nelle vicinanze della Cattedrale, la residenza episcopale e le abitazioni Stefanitii Ursonis e Johannis Disigii. In un atto notarile del 1131 si fa riferimento ad un complesso edilizio formato dalla “casa major”, edifici porticati, infrastrutture in legno, un deposito per il carbone e torri, ubicato nei pressi delle mura e della Porta Antica. Inoltre, a testimonianza dell'espansione urbana extramoenia, è nota la casa del giudice Petracca, caratterizzata da una corte e da un granaio, nei pressi della chiesa dei SS. Andrea e Toma. Verso la fine del XII secolo si stabilirono all'interno delle mura la comunità ebraica, nel quartiere Giudecca, che occupò il settore occidentale dell'abitato, nei pressi di Porta Antica, e quella dei mercanti di Ravello che si insediò nelle aree circostanti Porta Vassalla. Tra le testimonianze architettoniche religiose esistenti nel XI-XII secolo, si segnalano: l'Ecclesia Maior dedicata a S. Nicola il Pellegrino (1099-1185), le chiese e annessi monasteri di S. Martino, S. Giovanni Evangelista, S. Paolo, S. Agata, SS. Trinità di Cava, S. Maria de Russis, la chiesa d'Ognissanti e, all'esterno del centro abitato, le chiese di S. Basilio, SS. Sergio e Bacco, S. Giorgio, S. Maria de Dionisio, S. Vito, S. Clemente, S. Spirito, SS. Giovanni e Paolo, S. Lucia, SS. Andrea e Toma, S. Antonio Abate, S. Giovanni della Penna dell'Ordine Gerosolimitano, S. Salvatore, S. Lorenzo, S. Leone, S. Marco, S. Maria della Cava e il Monastero di Colonna. Importanti e sostanziali modifiche all'assetto urbanistico si devono all'iniziativa dell'imperatore Federico II di Svevia. Negli anni trenta del XIII secolo, egli diede inizi ai lavori per la costruzione del castello (1223-1249) e della nuova cinta muraria che incluse i borghi e le aree di espansione al di fuori della fortificazione pre-normanna. Questo sistema difensivo era caratterizzato da due porte, poste a Est e a Ovest, e da cinque torrioni localizzati lungo il tratto meridionale. Contestualmente, il potenziamento delle strutture portuali, in particolare degli attuali moli di S. Antonio Abate e di S. Lucia, accentuò la vocazione commerciale della città. A seguito dell'espansione del tessuto urbano, durante l'età sveva si verificò lo stanziamento nei quartieri interni alle nuove mura di gruppi provenienti da altre città. Se da un lato crebbe la comunità di Ravellesi, dall'altro si insediarono colonie di Veneziani, Marsigliesi e Amalfitani. Inoltre, la fiorente comunità ebraica si dotò di quattro sinagoghe, che, nel corso del XIV secolo furono convertiti nelle chiese di s. Quirico e Giovita, successivamente intitolata a s. Anna, S. Maria o Scola Nova, S. Leonardo e S. Pietro Martire. Nel corso del XIV secolo, la grave crisi economica, i focolai di peste e gli eventi bellici legati agli interventi militari di Luigi d'Ungheria che coinvolsero l'intera Puglia determinarono un periodo di instabilità politica e sociale, che si tradusse per Trani in una stasi dello sviluppo urbanistico. In questi anni si registrano delle opere di risistemazione di parte del circuito murario a seguito di una forte mareggiata e la costruzione di loggiati e porticati a ridosso dei palazzi prospicienti l'attuale Piazza Cattedrale per il trasferimento della fiera di S. Nicola. A partire dai primi decenni del XV secolo è stata rilevata una decisa ripresa economica della città, grazie in particolare alle fiorenti attività mercantili esercitate dalle famiglie aristocratiche e borghesi tranesi. Questo periodo di prosperità trova riscontro in alcune residenze private edificate in questi anni, tra le quali si ricordano in particolare i palazzi Palagano e Caccetta e le dimore ubicate nella Giudecca e lungo l'attuale via Rodunto. Le evidenze materiali e soprattutto le fonti documentarie testimoniano inoltre la contestuale realizzazione delle chiese di S. Salvatore, con annesso monastero, S. Simeone, S. Marco in Corte Canina, S. Marco (attuale S. Teresa) e degli edifici monastici di S. Chiara e S. Giovanni Lionelli.

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • Ronchi B., Indagine sullo sviluppo urbanistico di Trani dal XI al XVIII secolo, ,1984
  • Bertelli G., Peduto P., Fiorillo R. a cura di, Trani e il suo territorio tra il VI e la metà dell’XI secolo, Atti III Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, , Firenze: , 2003
  • Colafemmina C., Palmiotti L., Aspetti della storia degli ebrei in Trani e Bisceglie e vicende tranesi dal sec. IX, Aspetti della storia degli ebrei in Trani e Bisceglie e vicende tranesi dal sec. IX, , Terlizzi: , 1999
  • Colapietra R., Profilo storico-urbanistico di Trani dalle origini alla fine dell'Ottocento, Archivio Storico Pugliese, 33, Bari: , 1980

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BTBIS000098

Tipologia del bene

Tipo: Città

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Difensiva/militare
  • Portuale
  • Abitativa/residenziale
  • Funeraria
  • Pubblica
  • Servizio

Condizione Giuridica

Proprietà mista

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Ente MiBAC

    Ente: Polo Museale della Puglia

    Ruolo: Valorizzazione

Periodo:

  • Età medievale (generico)
  • Alto Medioevo (VII-X secolo)
  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente

Dimensioni in Mq: 120000.00

Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto

Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione