Palagiano (età moderna)

Dalla metà del Cinquecento, il paese passò a diversi feudatari (Protonotabilissimo, Lubelli, Minutola, Caracciolo Pisquizi, Carmignano, Pappacoda, De Marco). Nel 1720 divenne possedimento dei Cicinelli di Cursi, che lo tennero fino alla soppressione feudale (1806). Il più antico monumento dell’epoca è la Chiesa dell’Immacolata (1582), sconsacrata agli inizi del XIX secolo: la facciata è semplice ma ingentilita da un rosone (oggi non in buone condizioni), l’interno conserva una statua lignea (in pessime condizioni) della seconda metà del XVII secolo raffigurante San Gaetano, attribuita all'ischitano Gaetano Patalano e una tela dell’Immacolata della prima metà del XVIII secolo. La Chiesa Matrice Maria SS. Annunziata (1787) presenta una semplice facciata scandita da coppie di lesene con semplici capitelli ed è segnata da due cornici marcapiano. Sulla sommità un fastigio arcuato con pinnacoli laterali. L’interno, a navata unica, conserva il coro ligneo e uno splendido organo settecentesco, una pregevole statua lignea raffigurante San Francesco (prima metà del XVI secolo), una tela dell’Annunciazione e la tela ad olio “Madonna dei Miracoli”, attribuita a Domenico Carella (XVIII secolo). Degno di nota anche il Palazzo Baronale dei Sanella (XVII secolo), detto castello, a pianta quadrangolare in stile barocco pugliese, costruito su un edificio più antico