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Il centro storico di Neviano appare architettonicamente povero, ma quanto mai significativo, in quanto riflette in buona sostanza le difficoltà dei nevianesi che lo fondarono e la loro situazione demografica. Nonostante questo il feudo fu oggetto delle mire di numerosi feudatari. Così nel 1571 Neviano è in mano ai Brayda nella persona di Ettore, marchese di Rapolla, per passare poi al figlio G. Lorenzo Arcangelo, che volle dotare di un crocifisso la chiesa parrocchiale dedicata a S. Michele Arcangelo. Si tratta della vecchia chiesa parrocchiale sorta a cavallo tra il Cinque e il Seicento e situata nel centro del paese, fabbricata a spese del popolo, con tre cappelle dedicate a S. Michele Arcangelo, al SS. Rosario e a S. Oronzo, con due campane di cui una, di nome Maria, pare sia stata battezzata nel Giordano. L'attuale chiesa parrocchiale, sempre dedicata a S. Michele Arcangelo, nasce dall'esigenza di avere un tempio più grande a causa dell'aumento della popolazione, di cui si fa carico il Comune nel 1853 con il sostegno di tutta la popolazione. Nel Seicento il feudo è di proprietà di Vincenzo Pirelli, primo barone di Neviano. Sempre ai Pirelli il feudo risulta intestato il 1657, quando alla morte di Antonio, figlio di Vincenzo, subentra il fratello G. Battista. Dall'atto di trasferimento dell'eredità, stilato dal notaio Giovanni Sgura di Gallipoli, risulta la consistenza patrimoniale della baronia di Neviano. Dalla succinta descrizione del castello fatta dal notaio si evince, infatti, che non doveva trattarsi di una dimora comoda e ricca, come per altri castelli salentini, ma provvisoria e destinata a soggiorni brevi, forse estivi, data la posizione in altura. Peraltro sappiamo che i Pirelli soggiornavano nel sontuoso palazzo di Gallipoli, di fronte alla chiesa di S. Agata. La baronia dei Pirelli su Neviano si protrae fino al 1696 quando viene trattata la vendita del casale dai Pirelli ai Cicinelli. Il documento enumera dettagliatamente la consistenza patrimoniale e i privilegi e le decime, ossia l'intero territorio con tutto quanto vi cresce dentro, secondo la formula feudale. Ai Cicinelli il feudo resterà fino all'abolizione della feudalità. Al nucleo antico dell’abitato di Neviano, che si sviluppa sull’altipiano intorno alla fortezza, segue una progressiva espansione che viene regolarizzata nei primi nell’Ottocento quando, sotto il sindaco Marino Manta, avviene la ripartizione del demanio. Da questa ripartizione nasce il nuovo nucleo abitato di Neviano, che si accorpa al precedente dando vita, attraverso i tempi, ai nuovi rioni non sempre legati tra di loro a comunque disancorati dal centro storico, come se quest'ultimo fosse già condannato all'abbandono.
Definizione Ambito Culturale:
- Dato non disponibile
- Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015
Scheda
- LEBIS000139
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà mista pubblica/privata
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Conservato parzialmente
- Integro
Criterio di perimetrazione: Si perimetra l'area occupata dall'abitato odierno
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico