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Cagnano Varano si trova nella parte nord del Gargano, a 165 s.l.m. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano. La zona del centro storico comprende il Palazzo Baronale e la Chiesa Madre. Le fonti riportano il nome Canianum intorno al XII secolo. Il centro prese anche il nome Varano, dall'omonimo lago nel 1862. I primi documenti che attestano l'esistenza del borgo risalgono al 1095, quando era parte dei possedimenti del monastero di San Giovanni in Lama. Nel 1104 era parte dei possedimenti del conte Roberto, dunque della Contea di Lesina e dal febbraio 1177 entra a far parte dell'Honor di Monte Sant'Angelo; un documento del XII secolo cita una “ecclesiam Sancti Giorgi apud castrum Cagnarii”, suffeudo del monastero di San Giovanni de Lama. Dal 1270 si susseguirono Banteraino de Cantelmo, i della Marra, Cernitore, Marra de Barulo e Caprile. Nel 1628 è acquistato dalla duchessa Giulia de Aiello. Nel XVIII secolo, con i Brancaccio e i Vargas Brancaccio Karavahal il castello, che si trova nella zona più alta del centro storico e che domina la valle San Francesco, viene trasformato in Palazzo Baronale. Dell'antico assetto è ancora possibile vedere le due torri quadrangolari, molto probabilmente di origine normanno-sveva, mentre al XV-XVI secolo risalgono le tue torri cilindriche poste alle spalle del palazzo. Il palazzo presenta un'ampia corte quadrangolare, interamente lastricata e con un pozzo. Il portale di ingresso è un arco a tutto sesto con profilo bugnato a raggiera. Il centro era circondato da mura di cinta di cui restano alcuni tratti sia a nord che a sud. La porta di accesso al paese era l'attuale Arco di San Michele, posto a nord ovest del Palazzo Baronale.
- Ferrante F., Russi V., Dalla Preistoria al tardo antico. Vestigia di antiche culture nel territorio di Cagnano Varano, ,1999
- Martin J. M., La Pouille. Du VI au XII siècle.,
- E. Cuozzo, Catalogus Baronum: commentario, Catalogus Baronum, , Spoleto: , 1984
- G. Filangeri, I Registri della Cancelleria Angioina, ricostruiti da Filangeri, I Registri della Cancelleria Angioina, ricostruiti da Filangeri, , Napoli: , 1959
Scheda
- FGBIS000161
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà mista
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Tipo: Ente MiBAC
Ente: Segr. Reg. BBCC Puglia
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età medievale (generico)
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
Motivazione:
- Analisi delle strutture
- Bibliografia
- Conservato parzialmente
- Restaurato
- Ricostruito
Criterio di perimetrazione: Evidenze da ortofoto
Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione