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La Chiesa di Santa Maria dell’Assunta di Mottola (ex cattedrale della città), ubicata nel centro storico della città in largo Chiesa, fu edificata a partire dal 1198. Non è tuttavia chiaro se l’edificio sia un corpo di fabbrica costruito ex – novo in età normanna, o se essa costituisca il rifacimento di un più antico edificio di culto intitolato a San Giovanni. Più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, presenta elementi architettonici di epoche differenti. L’impostazione originaria della prima Cattedrale romanica del XII secolo era molto diversa dall’attuale. Sino a tutto il XV secolo l’ingresso era posto a nord, sull’attuale Largo Chiesa, ed il perimetro si sviluppava con asse N-S nella zona attualmente antistante l’abside; su questo lato sono ancora osservabili i resti dell’antica facciata e parte del rosone del secolo XIV. Tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo un prelato, probabilmente Roberto Biscicelli (o Piscicelli) – Arcivescovo di Brindisi ed Oria, nonché all’epoca reggente della diocesi di Mottola – fece ristrutturare radicalmente ed allargare il duomo, che si sviluppò secondo un asse orientato in senso est/ovest, con ingresso ad ovest; l’edificio assunse l’attuale assetto, con pianta basilicale a tre navate (di cui la centrale più ampia delle laterali) suddivise da sei colonne, con un unico abside a fondo semicircolare. La facciata, le cui linee ricordano quelle della cattedrale di Ostuni (1435), presenta tre ingressi. Le due porte laterali sono realizzate con architravi estremamente semplici e non decorate, mentre il portale centrale è sormontato da due festoni concavi impreziositi da una decorazione scultorea a fiori e frutti e terminanti con due piccoli rosoni sovrastati da pigne che poggiano sui capitelli delle due lesene laterali scanalate, ognuna delle quali è affiancata da una colonnina liscia con capitello corinzio, poggiante su un leone posto a “guardiano del tempio”. Sull’architrave è scolpita l’iscrizione che ricorda la realizzazione del portale su commissione di Biscicelli nel 1507. Al di sopra del portale centrale vi è il rosone con una ampia vetrata, mentre sui due ingressi laterali si stagliano simmetricamente due bifore ad arco circolare, ricavate in arcate cieche ad arco ellittico. La parte superiore terminale della facciata è molto interessante, col contorno tutto decorato da un merletto di arcatelle, ed è disegnata nella porzione centrale da due archi concavi in salita sino al loro incontro, mentre nelle porzioni laterali da due archi convessi. All’interno, subito sopra l’ingresso laterale a sinistra, si può notare il listello in pietra locale riportante un’iscrizione del XIII secolo che fa riferimento alla ricostruzione in epoca sveva del Castello di Mottola. L’interno a tre navate è caratterizzato dalla presenza di colonne addossate a pilastri in corrispondenza del transetto. Lungo le navate laterali e all’estremità di esse si sviluppano una serie di cappelle, le più recenti delle quali sono state realizzate in occasione dei restauri effettuati tra il 1932 ed il 1934. Particolarmente degno di nota è il Cappellone del Sacramento, ubicato sul fondo della navata sinistra, al lato dell’abside; in esso si trova un prezioso altare realizzato in pietra colorata (finto marmo), alle spalle del quale campeggia una Ultima Cena del pittore napoletano Federico Maldarelli (1821-1893). Il soffitto del Cappellone è completamente decorato e presenta alcuni dipinti, di fattura recente, rappresentanti uno la SS. Trinità, con ai lati l’Agnello Pasquale ed ancora la Navicella della Chiesa. Ai lati dell’ingresso nella cappella, in due medaglioni sono raffigurati San Pietro con le chiavi del Paradiso e San Paolo con la spada ed il libro. Nell’abside sopraelevato, alle spalle dell’altare maggiore si trova una grande tela della Vergine Assunta, alla quale è intitolato il tempio. Il dipinto è opera dell’esponente del “barocco napoletano” Conte Nicola Malinconico (1673-1721), allievo di Luca Giordano, e venne realizzato nel 1706 su committenza del vescovo Mastrilli. Rappresenta la Vergine, circondata da angeli, che sale al cielo: ai suoi piedi è raffigurato il protettore della città, S. Tommaso da Canterbury. All’esterno della chiesa, sul lato sud, si trova il campanile del XIV secolo, dichiarato nel 1890 “monumento nazionale”. Alto circa 21 metri, ha pianta rettangolare, e si sviluppa per tre piani. Su ogni facciata si aprono due ordini di finestre a tutto sesto, che nell’ordine superiore sono bifore.
Notizie storico-critiche:
- La Chiesa di Santa Maria dell’Assunta di Mottola fu edificata a partire dal 1198
- Tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo un prelato, probabilmente Roberto Biscicelli (o Piscicelli) – Arcivescovo di Brindisi ed Oria, nonché all’epoca reggente della diocesi di Mottola – fece ristrutturare radicalmente ed allargare il duomo, che si sviluppò secondo un asse orientato in senso est/ovest, con ingresso ad ovest; l’edificio assunse l’attuale assetto, con pianta basilicale a tre navate.
- Tra il XIX e la prima metà del XX secolo furono aggiunte nuove cappelle alle navate.
Definizione Ambito Culturale:
- Dato non disponibile
- AA. VV., Cazzato M. a cura di, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, , Roma: , 2015
Scheda
- TABIU001088
Tipologia del bene
Tipo: Chiesa
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
Proprietario: Ente ecclesiastico o religioso
Condizione Giuridica
Proprietà Ente religioso cattolico
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: SABAP-LE (Archite-BA-Pae)
Ruolo: Tutela
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elemento contenuto in - Complesso Topografico
Chiesa di Santa Maria dell’Assunta (da età medievale ad età contemporanea) - TABIC000053
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Integro
Criterio di perimetrazione: Si perimetra l'intero bene, sulla base dell'ortofoto
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico