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Edificio situato in Piazza XX Settembre, fu sede della Regia Dogana della “Mena delle pecore” e successivamente degli uffici dell'Amministrazione Provinciale di Foggia; dal 2003 ospita la Galleria di arte moderna e contemporanea della città. Nel 1733, dopo la morte del vescovo Cavalieri, il nuovo vescovo di Foggia vendette l'edificio, destinato a diventare sede del seminario, al presidente governatore della Regia Dogana delle Pecore. L'anno successivo alcuni lavori di ristrutturazione e ampliamento riguardarono i corpi sull'attuale corso Garibaldi e vico Schiraldi. L'attuale configurazione dell'edificio risale al 1740, salvo alcune modifiche fatte nei locali interni nel XIX secolo. Nel 1797 iniziano nuovi lavori di ristrutturazione, in occasione della venuta del principe ereditario Borbone che si sposera' a Foggia; tutto il palazzo venne ristrutturato sotto la guida del progettista ingegnere regio Gaetano Donadio. Tra il 1806 e il 1813 si insediano nel palazzo gli uffici della "Amministrazione del Tavoliere", mentre negli anni tra il 1862 e il 1864 fu costruito un nuovo peristilio nel cortile maggiore, verso il lato dell'ingresso. La struttura fu gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1943, e ristrutturata nel dopoguerra. L'edificio, in muratura intonacata, si sviluppa su tre livelli ed è a pianta rettangolare regolare con cortile interno. Il prospetto principale è caratterizzato, al piano terra, in posizione centrale, dal grande portale d'ingresso a tutto sesto, definito da una cornice modanata e con chiave di volta decorata, sormontato da un timpano mistilineo sorretto da due colonne con capitelli decorati da volute; al centro del timpano campeggia un grande stemma in pietra. Ai lati del portale d'ingresso sono presenti due aperture tompagnate, nelle quali successivamente sono state inserite piccole finestre di forma quadrangolare. Il livello superiore è occupato da porte-finestre sormontate da timpani mistilinei e, in asse con l'ingresso, da una porta-finestra sormontata da un timpano di forma triangolare. Il secondo piano è scandito dal ritmo simmetrico delle aperture delle finestre di forma rettangolare. Sulla facciata principale è presente uno stemma raffigurante uno scudo con cornice mistilinea racchiudente la scritta in caratteri capitali "BANCA D'ITALIA".
Notizie storico-critiche:
- E' di questa data l'attuale configurazione dell'edificio, salvo alcune modifiche fatte nei locali interni nel XIX secolo.
- Lavori di falegnameria nei locali destinati ad archivio.
- Dopo la morte del vescovo Cavalieri, il nuovo vescovo di Foggia vende l'edificio destinato a seminario al presidente governatore della Regia Dogana delle Pecore gli edifici gia' costruiti del seminario che diventano lanuova sede della dogana.
- L'intervento di ristrutturazione e ampliamento riguarda i corpi sull'attuale corso Garibaldi e vico Schiraldi.
- Viene portata a termine la facciata.
- Lavori di falegnameria per le vetrate delle logge al primo piano del cortile interno.
- Iniziano nuovi lavori di ristrutturazione in occasione della venuta del principe ereditario Borbone che si sposera' a Foggia; tutto il palazzo viene riammodernato sotto la guida del progettista ingegnere regio Gaetano Donadio.
- Si insediano nel palazzo gli uffici della "Amministrazione del Tavoliere".
- Manutenzione del palazzo e costruzione di un nuovo peristilio nel cortile maggiore verso il lato dell'ingresso.
- Opere di sottofondazione.
- Lavori di manutenzione al portico e al salone.
- Consolidamento statico con tiranti, palificazioni e iniezioni di cemento.
- Rifacimento delle coperture.
- Jarussi Ugo, Foggia, genesi urbanistica, vicende storiche e carattere della città. : Adda Editore, 1975
- Salvato V., Palazzo Dogana dalle origini ai giorni nostri, Palazzo Dogana dalle origini ai giorni nostri, , Foggia: , 1976
Scheda
- FGBIU001331
Tipologia del bene
Tipo: Edificio
Funzione:
- Pubblica
Condizione Giuridica
Proprietà Ente pubblico territoriale
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: SABAP-FG (Archite-BA-Pae)
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Integro
- Restaurato
Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata mediante individuazione della particella catastale
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico