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La chiesa, sita in via Amalfitana, deve la denominazione alla tradizione della fondazione da parte di un gruppo di marinai amalfitani scampati ad un naufragio, nell’XI sec. Le prime notizie documentarie rimandano, invece, all’iniziativa di Ascenzio Muscettola di Amalfi, che la fondò nel XII sec., sul sito di una precedente cappella rupestre (tuttora esistente sotto la chiesa). La prima attestazione documentaria risale al 1179. L’edificio ha conosciuto varie fasi; in epoca barocca fu profondamente modificato ma tali superfetazioni furono eliminate durante un radicale restauro stilistico nel 1932. L’impianto a tre navate, scandite da pilastri cui si addossano semicolonne che reggono arcate a doppia ghiera, termina con tre absidi aggettanti e presenta copertura a capriate. La facciata conserva l’aspetto conferito dai lavori settecenteschi condotti dall’ingegnere M. Sorino e ripropone il modello “a edicola” della cattedrale; divisa in due ordini da un monumentale cornicione, è scandita da lesene a fascio che creano un effetto eco. Le ali laterali sono concave, il corpo centrale termina con un fastigio centinato. Il prospetto absidale conserva l’aspetto medievale, con le tre absidi aggettanti; quella centrale è ornata da un finestrone inquadrato da colonnette su leoni stilofori.
Notizie storico-critiche:
- La chiesa sorge su una cripta che gli storici locali vogliono essere il frutto di un voto espresso da marinai di Amalfi scampati al pericolo nel 1059. Fu costruita nel XII secolo.
- La data della fondazione e' ignota, ma da un documento dell'Archivio Capitolare si evince che l'anno 1179 la chiesa esisteva gia' col titolo di abbazia.
- L'abside di sinistra fu demolita nel XVII secolo per costruire un organismo addossato all'abside centrale e anche questa tagliata perfettamente da quel lato per costruire la cappella di proprieta' della Confraternita di San Giuseppe, dove questa ha avuto sede sino ad una trentina di anni fa, poi trasferita nella chiesa di San Leonardo. Per costruire questa cappella non solo fu distrutta l'abside laterale, ma fu anche tagliata la muratura esterna dell'abside centrale, dalle fondamenta di circa 1 metro daimostri ornamentali, ed in larghezza sino alla colonna mediana.
- Fu rifatta la facciata e rivestito in forme barocche l'interno. Il Capitolo riunitosi decide per i lavori di restauro della facciata; in seguito deliberano di abbatterla completamente.
- Le absidiole laterali della navata furono sconquassate da fabbricati addossati e furono rielaborate negli interventi del 1932. L'abside destra fudistrutta perche' il Capitolo dell'Amalfitana avendo costruita la sacrestia addossandola all'abside, aveva bisogno di spazio per gli armadietti murali della sacrestia. Ripristino delle antiche strutture.
- Il campanile della chiesa (XII secolo) si ergeva a sinistra di chi guarda la chiesa, alta torre squadrata, fu distrutto nel 1935.
- I restauri realizzarono il ripristino delle antiche strutture, rimaneggiate e nascoste in epoca barocca.
Definizione Ambito Culturale:
- maestranze pugliesi
- Belli D'Elia P., Puglia romanica : EDIPUGLIA, 2003
- Lavermicocca N., Gli insediamenti rupestri del territorio di Monopoli, Gli insediamenti rupestri del territorio di Monopoli, , Roma: , 1977
- Bellifemmine G., La Basilica Santa Maria degli Amalfitani in Monopoli, La Basilica Santa Maria degli Amalfitani in Monopoli, , Fasano: , 1982
Scheda
- BABIU001503
Tipologia del bene
Tipo: Chiesa
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
Condizione Giuridica
Proprietà Ente religioso cattolico
-
Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sopr. Beni Architettonici
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Complesso Topografico
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: XII sec.
- Restaurato
Tipo Fruibilità: Edificio di culto
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