Contrada Aiedda

Area archeologica, localizzata sul versante meridionale di una altura, alta poco più di 60 metri s.l.m. caratterizzata da ampie zone di calcare affiorante, nota con il nome di Contrada Aiedda, prospiciente l’omonimo vallone; sul versante meridionale l’altura è costeggiata da una strada asfaltata (la strada vicinale Citrezze – Monteiasi), che conduce a Masseria Le Lamie. Al centro del costone calcareo si raccolgono pochi frammenti di ceramica ad impasto La bibliografia (S. De Vitis, I siti archeologici, in N. Cippone La via Appia e la terra ionica, Taranto, 1993, p. 113) afferma che la zona è stata interessata da ricognizioni di superficie, che hanno permesso di rinvenire concentrazioni di materiali ceramici (riferibili a classi quali la ceramica a vernice nera, di Gnathia e da cucina), insieme a resti di grandi contenitori per il grano e a frammenti di decorazioni architettoniche (forse riferibili ad uno o più tempietti funerari) che farebbero ritenere che quest’area sia stata occupata da un insediamento di età greca, probabilmente databile al IV/III secolo a.C., con annessa necropoli. Tale frequentazione è messa in relazione dalla bibliografia con l’area archeologica in località Le Corti, localizzata nel versante settentrionale della stessa altura (cfr. TABIS000666). Non è tuttavia possibile affermare con certezza se tali informazioni siano inerenti al settore dell’altura che si estende a nord della strada o non siano piuttosto riferibili ad un’area archeologica localizzata a sud di essa, nota sempre sotto il toponimo di Aiedda e adiacente a masseria Le Lamie (cfr. TABIS001406). Presso tale masseria è stata individuata una necropoli che la stessa fonte bibliografica mette in relazione con il (presunto) insediamento ubicato in contrada Aiedda. Al centro dell’area archeologica sono visibili i ruderi di un grande edificio, a pianta rettangolare e orientato in senso grosso modo E/W, realizzato con blocchi di calcare tenero e pietre sbozzate, di cui si conservano in elevato parte delle strutture murarie che delimitavano almeno due ambienti. La funzione di tale edificio è ignota, così come anche la sua datazione (vedi relativa scheda di UT), che potrebbe risalire anche ad età post – medievale.

Bibliography:
  • AA. VV., Provincia di Taranto. Ricerche sull'assetto del territorio. Materiali per la mostra allestita in occasione del XVI Congresso dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, ,1981
  • De Vitis S., CIPPONE N. a cura di, I siti archeologici, La Via Appia e la terra Jonica,1993
  • CIPPONE N., La via appia e la terra jonica, ,1993
  • De Bartolomeo, D., In mountain bike tra il Mar piccolo e l’Albania, In mountain bike tra il Mar piccolo e l’Albania, , Tricase: , 2015

Card

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • TABIP000096

Legal Condition

Dato non disponibile

Competent body
  • Type: Soprintendenze ambito archeologico

    Body: SABAP-LE (Archeologia)

    Role: Tutela

Period:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
  • Prima età del Ferro (1.000-700 a.C.)

Specific history:

Reason: 

  • Bibliografia

Interpretation: Sito pluristratificato (frequentazione dell'età del Ferro; necropoli di età ellenistica; insediamento rurale post - medievale)

Perimeter criterion: Il sito è stato posizionato sulla base dell'ortofoto e delle indicazioni bibliografiche

Usability type: Non fruibile