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Sorge a 650 metri di altezza sui monti del Preappennino Dauno, nell'alta valle del Fortore, fiume che nasce proprio in questo territorio dai contrafforti di Monte Vento, vicino Monte Cornacchia, vetta più alta della Puglia con i suoi 1151 metri. Il borgo appartiene allo spartiacque campano e infatti, da sempre, ha culturalmente un’identità irpino-sannita. Questa identità trova riscontro nella sua storia più antica. Probabilmente il sito dell’attuale abitato, citato per la prima volta nel 752 in un documento longobardo, era già utilizzato per attività agricolo-pastorali da popolazioni preromane. Il territorio, reso fertile dalla presenza di numerose sorgive, era ideale per impiantarvi varie attività, quali la coltivazione di ortaggi e il pascolo, che ancora oggi sono il vanto delle produzioni locali. Dopo l’epoca normanno-sveva, in cui Roseto è citata in qualche sporadico documento, durante la dominazione angioina vengono riunite le popolazioni sparse nel territorio circostante e comincia a formarsi un abitato più consistente. Inizia così un periodo di maggiore prosperità, durante il quale Roseto diviene feudo della famiglia dei Di Capua, vicina ai d’Angiò. Ancora nel XVI secolo è un Di Capua, il marchese Bartolomeo III, che edifica il Palazzo, dominato da un massiccio torrione, e la bella Chiesa Madre di Santa Maria Assunta. Di particolare interesse, oltre ai due portali d’ingresso, il simulacro di San Modestino Martire, una pregevole acquasantiera e la statua della Madonna delle Grazie del maestro napoletano F. Citarelli. La Chiesa Madre insiste sulla via “Piazza Vecchia” che costituisce la spina dorsale dell’impianto del vecchio centro storico, che con le stradine lastricate e gli stretti passaggi rievoca la dimensione medievale del borgo. Fuori del centro antico si conservano altri edifici di interesse storico-religioso quali le chiese di San Nicola, di San Rocco e di San Filippo. Quest’ultima custodisce un prezioso busto di argento massiccio di San Filippo Neri, patrono del paese.
- Marcantonio M., Rosito: dal 500 a.C. al 1500 d.C. Due millenni, Rosito: dal 500 a.C. al 1500 d.C. Due millenni, , Foggia: Centro Grafico Francescano, 1994
- de Iulio R., Daunia Vetus: il distretto dei tesori, Daunia Vetus: il distretto dei tesori, , Foggia: Claudio Grenzi Editore, 2009
Card
- FGBIP000057
Legal Condition
Proprietà mista
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Type: Ente MiBAC
Body: Segr. Reg. BBCC Puglia
Role: Tutela e valorizzazione
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Type: Soprintendenze ambito archeologico
Body: Sop. Archeologia Puglia
Role: Tutela e valorizzazione
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Type: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Body: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Role: Tutela e valorizzazione
Period:
- Alto Medioevo (VII-X secolo)
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
- Età preromana (generico)
Specific history:
Reason:
- Bibliografia
Perimeter criterion: Perimetro dell'edificato visibile nella cartografia contemporanea
Usability type: Attrezzato per la fruizione