San Crispieri (età medievale)

L'attuale centro abitato di san Crispieri (il cui toponimo è una probabile corruzione del nome di San Crispino) ha origine medievale; l'abitato è citato in diversi documenti con il nome di “casale Sanctorum Triorum Puerorum”. I tre fanciulli della titolatura sono i tre giovani ebrei di Babilonia, oggetto di un culto che in età medievale è particolarmente sentito in ambito bizantino. Il casale fu donato al monastero italo – greco di San Vito del Pizzo nella seconda metà del XIII secolo da Carlo I d'Angiò; una delle ipotesi sulla sua nascita, avanzata dal Coco, postula che l'insediamento sarebbe nato in seguito al trasferimento in questa zona di servi del monastero di San Vito, impiegati nella lavorazione delle Saline di Taranto, che pure facevano parte dei possedimenti della badia. È possibile però che l'origine dell'insediamento possa essere più antica. Secondo il D'Angela, così come nella vicina Faggiano già nell'XI secolo esisteva la chiesa ipogea di San Nicola, non è improbabile che anche il casale dei SS Tre Fanciulli sia nato dalla presenza di un edificio di culto ad essi dedicato, che avrebbe poi funzionato da elemento aggregante per la nascita del piccolo centro. Di tale ipotetico luogo di culto non sono state trovate tracce; scavi eseguiti intorno al 1970 dalla Soprintendenza hanno riportato alla luce un recinto sepolcrale e tombe genericamente datate ad età medievale. È stato inoltre ipotizzato che il castello tuttora visibile, e databile al XVI secolo, sia stato edificato su un preesistente nucleo angioino. Il casale (chiamato con il suo nome originario in documenti dei primi decenni del XV a cui si affianca l'attuale denominazione a partire dal XVI secolo) fu abitato nel XV secolo da una colonia di Albanesi giunti in Italia con Scanderberg.

Bibliography:
  • Blandamura G., Badie Basiliane nel Tarantino, Crispiano, ,1919
  • De Vitis S., Insediamenti e problematiche dell'archeologia tardoantica e medievale nel territorio di Taranto (secc. IV-XV), ,2003
  • AA. VV., Cazzato M. a cura di, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, , Roma: , 2015
  • Farella V., Note sul monastero italo –greco di San Vito del Pizzo (Taranto), Cenacolo, IV, Taranto: , 1974

Card

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • TABIS001737

Type of good

Type: Casale

Function: 

  • Abitativa/residenziale
  • Funeraria
  • Produttiva/lavorazione/artigianale

Legal Condition

Proprietà mista

Competent body
  • Type: Soprintendenze ambito archeologico

    Body: Soprintendenza Archeologia della Puglia

    Role: Tutela

  • Type: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Body: Sop. Belle Arti BR-LE

    Role: Tutela

  • Type: Ente MiBAC

    Body: Polo Museale della Puglia

    Role: Valorizzazione

  • Type: Ente MiBAC

    Body: Segr. Reg. BBCC Puglia

    Role: Valorizzazione

Period:

  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Reason: 

  • Bibliografia

State of conservation
  • Indeterminabile

Perimeter criterion: Carta Tecnica Regionale

Usability type: Non fruibile