Esplora la Carta
Abitato messapico. L’area nord-orientale dell’attuale città di Manduria sorge sui resti dell’antico omonimo centro messapico, situato 36 km a SE di Taranto. Le testimonianze archeologiche più cospicue si trovano per lo più concentrate in prossimità del convento di S. Antonio. Esse sono sostanzialmente rappresentate dai resti delle imponenti cerchie di fortificazione e dalle antistanti necropoli, di recente racchiuse entro un Parco Archeologico. La gran parte delle mura e delle necropoli oggi visibili furono messe in luce durante una sistematica campagna di scavo condotta tra il 1955 e il 1960 da Nevio Degrassi. L’impianto difensivo è costituito da due cinte murarie concentriche largamente conservatesi anche in elevato, soprattutto nel loro tracciato settentrionale ove corrono parallele ad una distanza grossomodo regolare l’una dall’altra. Sono per estensione e stato di mantenimento le più conservate del Salento. La prima cerchia di fortificazione, generalmente datata al primo quarto del V secolo a.C., aveva un perimetro complessivo di circa 2 km. Straordinariamente conservata e imponente è la cerchia esterna che, in più punti, si sovrappone (talvolta tagliandole) a tombe con corredi inquadrabili tra IV e III sec. a.C.; in particolare, la costruzione viene fissata alla fine del III sec. a.C. e messa in relazione con le vicende belliche della seconda guerra punica. Il circuito corre grosso modo parallelo alla prima cerchia per tutto il suo sviluppo settentrionale, corrispondente all’area del Parco Archeologico. Il fatto nuovo che contraddistingue questo ulteriore progetto difensivo è rappresentato dall’allargamento dell’ambito insediativo che tale cinta realizza nell’area più a SO, ove, però, una intensa continuità urbana dal medioevo ai giorni nostri ne ha quasi del tutto cancellato le tracce. Contiguo alla cortina esterna è l’ampio fossato largo tra i 5 e i 6 m e profondo 5 m. La maggior parte delle sepolture sono di IV-III sec. a.C. Si tratta di tombe a fossa rettangolare scavate nella roccia, di varie dimensioni e orientamento. Le aree di necropoli arcaiche paiono ad oggi dislocate più a NE, al di là della circonvallazione e in contrada Matera lungo la via per Lecce. I corredi di VI-V sec. a.C. restituiscono un numero inferiore di reperti.
Historical-critical news:
- Posta a ridosso della chora tarantina, essa giocò sicuramente un ruolo strategico di primo piano come roccaforte di frontiera nel dissidio tra Taranto e i centri indigeni dell’entroterra. Nel 346 a.C. Manduria, minacciata dai Lucani ad O e dai Messapi a SE, chiede alla madrepatria Sparta un contingente di supporto: Archidamo III figlio di Agesilao II sbarca in Italia tra il 344 e il 343 e vi muore nel 338 a.C. Plutarco (Vita Agidis, 3, 2) indica più precisamente in Manduria il luogo in cui il lacedemone sarebbe morto durante un’azione di guerra. Nel corso del III sec. a.C. la città fu verosimilmente coinvolta nei nuovi assetti politici che andavano profilandosi in Puglia a causa della avanzata dei Romani, sotto il cui controllo si trovò fino al 213 a.C., allorché Annibale giunge nel Salento trovando pronte a passare dalla sua parte talune Sallentinorum ignobiles urbes (Liv., XXV 1,1), tra cui Manduria. Plinio il Vecchio (Nat. Hist. II 103, 226) menziona Manduria a proposito della sua fonte prodigiosa (il cosiddetto “Fonte Pliniano”), qualificandola come oppidum. Nel VI sec. d.C. compare nel lessico di Stefano di Bisanzio (Ethn., s.v. Mav8vptov. 128 Cosm., IV, 31; V, 1), mentre il toponimo Manduris già figurava nella Tabula Peutingeriana (VI e VII segmento) lungo la via cosiddetta “Sallentina”, tra i capita viarum Tarento e Neretum. Sulla stessa direttrice subcostiera viene citata dall’Anonimo Ravennate (Cosm., IV, 31; V, 1), mentre Guidone (Geogr., 72, 12) la colloca tra Calipolis e Saturum.
Cultural Area Definition:
- Dato non disponibile
- Scionti R.,Tarantino P., Manduria. Emergenze archeologiche tra preistoria e medioevo, Emergenze e problemi archeologici,1990
- Tarentini L., Cenni storici di Manduria antica, Casalnuovo, Manduria restituta, ,1901
- Leo G.,Franciolini G., Di un'antica città presso Manduria, (contributo alla carta archeologica del Salento), Il Campo, IX, 1-2, : , 1964
- AA. VV., Manduria. Guida Illustrata 2004, Manduria. Guida Illustrata 2004, , Oria: , 2004
- De Santis V., Guaitoli M., Cazzato V. a cura di, Manduria, Insediamenti del Salento dall’antichità all’età moderna, , Galatina: , 2005
- AA. VV., Oltre le mura. Aspetti della società messapica dagli scavi Degrassi a Manduria 1955 – 1960. Giugno 1997 (catalogo della mostra), Oltre le mura. Aspetti della società messapica dagli scavi Degrassi a Manduria 1955 – 1960. Giugno 1997 (catalogo della mostra), , Manduria: , 1997
Card
- TABIS001201
Type of good
Type: Insediamento fortificato
Function:
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Abitativa/residenziale
Legal Condition
Proprietà mista
-
Type: Soprintendenze ambito archeologico
Body: Sop. Archeologia Puglia
Role: Tutela
-
Type: Ente MiBAC
Body: Polo Museale della Puglia
Role: Valorizzazione
-
elemento contenuto in - Multi-layered site
Period:
- Età Arcaica (VII-VI sec. a.C.)
- Età Ellenistica (IV-I sec. a.C.)
- Età Classica (V-IV sec. a.C.)
Reason:
- Bibliografia
Specific history:
From: VI a.C. Al: III a.C.
- Conservato parzialmente
Perimeter criterion: Carta Tecnica Regionale
Usability type: Parco archeologico