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La fondazione del centro viene fatta risalire alla scomparsa di una serie di casali posti nelle vicinanze: Teranzano, Afra, Bagnara, Cisterno e Valesio. L'abitato è indicato come "casale" dipendente da Lecce in un documento datato 1274. A partire dal 1560 il centro fu dichiarato "città demaniale"; a partire da questo momento è documentato una grande espansione edilizia. Il paese si sviluppa lungo le attuali via Umberto l, piazza Plebiscito, via Matteotti; su questi assi si innestano strade strette e tortuose su cui si aprono le case a corte. La vasta Piazza Vittoria salda il nucleo storico con l'insediamento conventuale francescano di S. Maria delle Grazie; il distrutto Palazzo Baronale si trovava lungo via Matteotti, dove oggi sorge il Palazzo Comunale.
Historical-critical news:
- Squinzano è il comune più settentrionale della Provincia di Lecce. La tradizione orale attribuisce al suo toponimo una chiara matrice romana, ricordando che il casale di Quintianum (poi Quinzano ed infine Squinzano) sorse nel medesimo luogo in cui il console Tito Quinzio Flaminino, presumibilmente nel corso delle guerre tarantine (190 a.C. circa), aveva eretto la sua dimora, la VILLA QUINTIANA, appunto. Nella seconda metà del XII° secolo, dopo la distruzione totale della vicina città messapico-romana di Valesio, il piccolo casale si ingrandì, raccogliendo un gran numero di profughi. Dalla fine del 1100 in poi le vicende di Squinzano corsero parallelamente, sebbene in posizione subalterna, a quelle dellaContea di Lecce. Nel 1520, durante la lunga contesa tra Spagna e Francia per il dominio sul Sud d'Italia, uno scontro decisivo si svolse a breve distanza dal suo abitato, divenuto nel frattempo piazzaforte dei Francesi, in un sito ancora oggi conosciuto come“Monte della Battaglia”. Finalmente nel 1560, con regio decreto, Squinzano divenne libero Comune demaniale, ma già nel 1623 fu costretto a rivendere tale diritto acquisito per motivi economici, ritornando ad essere un Comune feudale, beneficiario del quale fu il nobile spagnolo Don Giovanni Enriquez, il quale per amore dei Frati Francescani fece costruire, in una versione più ridotta, l'attuale Convento che fu inaugurato nel 1625, cioè quando, già una diecina di anni prima, l'odierna Chiesa Matrice, a tre navate ed a croce latina, era sorta nel centro urbano. In quel tempo inoltre visse in Squinzano una pia donna, Maria Manca, alla quale, il 21 ottobre del 1618, apparve la Madonna, in gloria della quale fu portata a termine nel 1627 la costruzione di una nuova chiesa dedicata, ieri come oggi, alla Santissima Annunziata. In seguito, il primogenito di Don Giovanni Enriquez, Gabriele Agostino Enriquez, ottenne il titolo di Principe di Squinzano, titolo che, alla estinzione degli Enriquez, passò ai nobili Filomarino di Cutrofiano. Solo con l'abolizione del feudalesimo il territorio di Squinzano fu affrancato da qualunque soggezione nobiliare o ecclesiastica, avviandosi sulla via di un maggiore sviluppo economico, demografico ed urbano (sec.XVII-XVIII). Agli inizi del XIX secolo, poi, anche Squinzano intraprese la lotta contro la dominazione straniera, dapprima con la Carboneria, successivamente con la “Giovane Italia”. Sicché, alla fine delle lotte risorgimentali, il voto di annessione al nuovoRegno d'Italia fu quasi unanimemente espresso dai suoi abitanti, speranzosi di crescere e migliorare ulteriormente in questa tanto desiderata unità nazionale. In effetti l'auspicio si avverò, perché la situazione economica si accrebbe notevolmente, grazie anche alla costruzione della stazione ferroviaria (tra il 1869 e il 1891), che trasformò il paese in centro delle attività dell'intero comprensorio. Sicché la popolazione, che nel 1872 si era ridotta a circa tremila anime, nel 1912 raggiunse i 7500 abitanti e, all'indomani della prima guerra mondiale, i 10.000.
Cultural Area Definition:
- Dato non disponibile
- AA. VV., Cazzato M. a cura di, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, Atlante del Barocco in Italia: Lecce ed il Salento, , Roma: , 2015
Card
- LEBIS000218
Type of good
Type: Città
Function:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Abitativa/residenziale
Legal Condition
Proprietà mista pubblica/privata
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Type: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Body: Sop. Belle Arti BR-LE
Role: Tutela
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Type: Soprintendenze ambito archeologico
Body: Sop. Archeologia Puglia
Role: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Multi-layered site
Period:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età medievale (generico)
Reason:
- Bibliografia
- Analisi delle strutture
- Conservato parzialmente
- Integro
Perimeter criterion: Il criterio per la perimetrazione del Centro Storico si basa sul confronto sistematico tra l'edificato presente nella Cartografia IGM al 25000 del 1949 e l'edificato della Cartografia IGM storica del 1870 disponibile in scala 1:50000
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