Palazzo Bonifacio

Il palazzo era di pertinenza della potente famiglia Bonifacio, feudatari di Napoli, che nel XVI acquistò i feudi di Oria, Francavilla e Casalnuovo. Il palazzo Bonifacio, a pianta quadrata a due piani (primo piano fuori terra e secondo piano), ha subito varie ricostruzioni nel corso dei secoli, soprattutto dopo il terremoto del 1743 in cui un’ala crollò completamente: oggi pochi stralci architettonici ricordano l’antico prestigio. Affacciato su piazza Commestibili, all’imbocco di Via Carceri Vecchie, si conserva il portale originario: sulla ghiera esterna, in pietra locale, sono visibili ancora tracce della primitiva decorazione a rosette, decorazione tipica del gusto architettonico rinascimentale durazzesco-catalano, che si diffonde nel 1500. Lo stesso motivo a rosette lo si trova anche sul retro dell’edificio, sul prospetto ovest, su cui vi è la traccia di un grande ingresso ad arco a tutto sesto delimitato da una ghiera di conci decorati ognuno da singole piccole rosette. Sullo stesso prospetto ovest, all’altezza del primo piano spiccano sull’uniforme muratura resti di una cornice marcapiano multipla decorata con motivi floreali su cui si aprono due finestre affiancate da semicolonne scanalate con capitelli compositi che reggono un timpano, che funge da fastigio per le finestre. Sull’architrave retto dalle semicolonne e ben visibile dal piano stradale, si trova ancora una decorazione a rosette. Sul prospetto sud e sul prospetto principale (quello a est), si trovano finestre decorate in modo differente, probabilmente postume: esse si affacciano infatti su balconcini retti da mensole riccamente scolpite con volute e elementi curvilinei di gusto barocco. I fastigi sono a timpano curvo con un motivo a triglifo sotto ogni archetto. Palazzo Bonifacio fu dimora degli stessi marchesi Imperiali successi ai Bonifacio, quando il loro grande palazzo che si affaccia sulla poco distante Piazza Garibaldi non era ancora stato costruito. In seguito, i suoi ambienti furono adibiti a carcere cittadino fino al 1810 e in seguito fu frazionato e venduto a differenti privati.

Historical-critical news:

  • Durante il terremoto del 1743 una metà del palazzo crolla.
  • Il marchese napoletano Roberto Bonifacio acquista il feudo di Casalnuovo (Manduria), insieme a quello di Francavilla, dal vicerè di Napoli Raymondo de Cardona nel 1522. Nella prima metà del secolo fa costruire la sua residenza a ridosso dell'antico castello normanno, nella platea pubblica, l'attuale piazza Commestibili.

Cultural Area Definition:

  • architettura rinascimentale
Bibliography:
  • Tarentini L., Manduria sacra, Documenti di Storia patria, , Manduria: , 2000
  • Arnò G. B., Manduria e Manduriani Oria: , 1954
  • Jacovelli E., Manduria nel Cinquecento, Studi di storia Pugliese in onore di Giuseppe Chiarelli, II, : , 1973
  • Annoscia M., Manduria in immagini e documenti fra 800 e 900, Manduria in immagini e documenti fra 800 e 900, , Manduria: , 1994
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Card

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • TABIU000762

Type of good

Type: Palazzo

Function: 

  • Abitativa/residenziale

Legal Condition

Proprietà privata

Competent body
  • Type: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Body: Sop. Belle Arti BR-LE

    Role: Tutela e valorizzazione

Period:

  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)
  • Età contemporanea (XIX-XXI secolo)

Reason: 

  • Bibliografia

Specific history:

From: XVI

State of conservation
  • Conservato parzialmente

Dimensions in m2: 371.73

Perimeter criterion: la perimetrazione è effettuata su base catastale