Digitalizzazione del Patrimonio Culturale

Sub-investimento 1.1.5 – Digitalizzazione

Il sub-investimento 1.1.5 - Digitalizzazione è finalizzato alla digitalizzazione delle collezioni di musei, archivi e biblioteche e luoghi di cultura, per aumentare le risorse culturali digitali disponibili nelle piattaforme e moltiplicare così l’informazione culturale.

La digitalizzazione del patrimonio culturale, che include beni archivistici e librari, archivi fotografici, oggetti museali, materiale sonoro e audiovisivo, monumenti e siti archeologici, è una delle aree fondamentali dell’agenda digitale europea, come indicato dalle raccomandazioni della Commissione europea. La trasformazione digitale di un patrimonio culturale non implica la creazione di una semplice replica dell’oggetto analogico digitalizzato, non si tratta solo di una nuova rappresentazione: il bene (ri)creato in digitale è un bene ulteriore, è una nuova, originale entità dotata di proprie capacità e potenzialità. In questo senso, il nuovo bene in forma digitale merita di essere considerato anch’esso culturale. Il fine non è ottenere tante piccole, frammentate digitalizzazioni, ma procedere per grandi aree tematiche, al fine di conseguire un aumento del potenziale di ogni specifica categoria. Per questo, gli obiettivi del sub-investimento sono:

  • digitalizzare le collezioni di musei, archivi, biblioteche, soprintendenze e luoghi della cultura.
  • Incrementare le risorse culturali digitali a disposizione attraverso le piattaforme di accesso.
  • Recuperare digitalizzazioni pregresse da conferire all’infrastruttura dati nazionale (normalizzazione).

Il modello attuativo per la digitalizzazione del patrimonio culturale adottato nell’ambito del PNRR prevede:

  • una strategia di procurement volta all’assegnazione di accordi quadro multioperatore, suddivisi in lotti geografici (nord, centro, sud, isole) composti da più cluster (unità minima assegnabile ad un operatore economico in fase di contratto specifico);
  • una governance centralizzata a livello nazionale e regionale: i singoli istituti non saranno destinatari diretti dei finanziamenti, ma saranno soggetti destinatari delle attività di digitalizzazione;
  • attività di digitalizzazione svolte da operatori economici qualificati selezionati sul mercato, capaci di operare in conformità alle procedure e agli standard indicati nelle Linee guida del Piano nazionale di digitalizzazione.

Il target Europeo prevede 65 milioni di risorse digitali pubblicate entro dicembre 2025, mentre il target nazionale prevede la produzione e la pubblicazione di ulteriori 10 milioni di risorse digitali entro giugno 2026, per un totale di 75 milioni di risorse digitali a conclusione del progetto.

La regione Puglia contribuisce con una quota pari a 1,4 milioni di risorse digitali attraverso il concorso di 32 biblioteche pubbliche e 9 musei e coinvolge tutto il territorio regionale