- ANDRANO (LE)
- 30/05/2025
- Gratuito

Promosso da: Comune di Andrano

Ci sono luoghi che sanno parlare senza alzare la voce. Luoghi dove il vento, il sale e la luce raccontano di possibilità. Il Lido Accessibile Swim Liberi di Nuotare, incastonato tra gli scogli di Marina di Andrano, è uno di questi. Ed è proprio qui che il 30 maggio si svolgerà un evento speciale: la presentazione del libro “La vita indipendente per persone con disabilità. Un diritto fondamentale” di Massimiliano Verga, docente di Sociologia dei Diritti Fondamentali all’Università di Milano-Bicocca.

Un incontro pensato per diventare un momento di ascolto, confronto e cambiamento. Perché la vita indipendente non è un obiettivo da raggiungere in solitudine, ma un diritto collettivo da riconoscere e garantire ogni giorno.

Ad affiancare Verga nel dialogo ci sarà la Prof.ssa Annamaria Rizzo, docente di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale e sociologa della salute all’Università del Salento. Insieme offriranno una riflessione a più voci sul significato di autonomia, dignità e partecipazione per le persone con disabilità.

“Il mare non ha scale, né porte. È uno spazio aperto dove tutti possono muoversi, se le condizioni lo permettono. La disabilità non è mai un limite, ma la misura della nostra capacità collettiva di includere.”
Così scrive Verga, e le sue parole, tra gli scogli e il cielo aperto di Andrano, assumono la forza di una promessa civile.

L’incontro è promosso da Swim – Liberi di Nuotare e dalla Cooperativa Sociale L’Adelfia, con il patrocinio del Comune di Andrano e in collaborazione con il Consorzio per il Sistema Integrato di Welfare dell’Ambito di Poggiardo, l’Università del Salento, l’Ordine degli Assistenti Sociali (CROAS), il progetto culturale Peroscopio, il collettivo narrativo La Scatola di Latta, e la Libreria Idrusa.

L’evento è accreditato dal CROAS Puglia e l’ingresso è gratuito.
Per partecipare è necessario iscriversi scrivendo a:
sandra.leo@ladelfia.org
amministrazione@ladelfia.org

In un tempo in cui si moltiplicano i proclami sull’inclusione, questo appuntamento ci ricorda che l’accessibilità è un fatto culturale, prima ancora che tecnico. E che il vero cambiamento comincia quando si dà voce a chi, troppo spesso, viene ascoltato solo a metà.