Il castello di Pulsano sorge al centro dell'attuale abitato, su un terreno lievemente ondulato, a circa 36 metri sul livello del mare. La costruzione del fabbricato principale, databile al XV secolo, fu realizzata per iniziativa di Marino Senior De Falconibus, Segretario del Principe di Taranto Giovanni Antonio Del Balzo-Orsini; è possibile però che l’edificio abbia inglobato una preesistente torre, databile forse ad età normanna, che deve essere riconosciuta nel torrione quadrangolare posto nell’angolo SW. La proprietà del castello passò, nel corso dei secoli, alle famiglie Personè (1588), De Raho, Sergio e infine, nel 1617, ai Muscettola, che apportarono alcune modifiche strutturali al complesso, trasformando il fortilizio in una residenza nobiliare.
Il castello si sviluppa su tre piani; gli ambienti residenziali sono distribuiti al pianterreno ed al primo piano, mentre il secondo piano è costituito dalle casematte, realizzate sulla sommità delle torri, e dal cammino di ronda.
Al primo piano del castello, articolato in otto vani, si accede tramite uno scalone che parte dal cortile; su di esso si affaccia un loggiato, sul fronte del quale è riprodotto in bassorilievo lo stemma dei Muscettola.
Di fronte alla rampa d’accesso, tramite una porta piuttosto ampia, si accede ad un salone (utilizzato come sala di riunione del consiglio comunale) di mt 6 x 18, collegato con quella che era la grande sala da letto del principe (circa mq 36), adibita ad archivio negli anni in cui il castello è stato sede del Comune; nell’angolo NE di tale ambiente sono ancora visibili le tracce di un ampio camino e di un affresco, ora coperto dall'intonaco. Ai lati del salone sono localizzati due vani che dovevano aver fatto parte degli uffici di comando guarnigione. A sinistra rispetto alla rampa di scale si trovano un altro salone di mt 8 x 15 (attualmente suddiviso in uffici comunali) e, contiguo a quello, un ambiente di circa m 5 x 5 che insiste sull'androne d'ingresso sottostante. A Sud-Ovest è ubicata la sala detta della Torre Quadrata (usata come stanza di ricevimento dal sindaco negli anni in cui il castello è stato sede del consiglio comunale). Questa sala è quella architettonicamente più rilevante, coperta da una volta ad arco ribassato con lunette laterali e spigoli bassi. Sulla chiave di volta è raffigurato lo stemma della famiglia De Falconibus, consistente in un ramo sul quale poggiano tre falconi. La stanza è dotata di un grande camino localizzato nell’angolo nord-ovest.
Nel vano scala principale, inoltre, si trova un piccolo vano sospeso in aria e affacciato sull’atrio, che è raggiungibile attraverso una scala a rampa unica che parte dal pianerottolo di arrivo del primo piano. Nel piccolo ambiente si può riconoscere la cappella “in castro”, citata nel resoconto della Santa Visita effettuata da monsignor Lelio Brancaccio nei giorni 14 e 15 maggio 1577.
Data ultimo aggiornamento: 03/08/2020