In località Santa Sabina/Mezzaluna è stata segnalata la presenza di strutture antiche funzionali all'approdo, oggi interrate. A seguito di una verifica effettuata nel 1977 da D. Coppola è stato individuato un canale artificiale lungo il fianco ovest dell'insenatura in cui sfocia il fiume Mezzaluna. Il canale, per lo più interrato, largo mediamente 2 m, presenta una sorta di spalletta (un filare di grosse pietre piatte), su cui sembra impostarsi una pseudo-volta, di cui si conservano solo alcuni elementi dell'imposta, rappresentati da pietre irregolari di forma pressoché rettangolare: il resto della copertura sembra essere crollato all'interno. Il legante ha come inclusi frammenti di ceramica ad impasto. Resta difficile precisare la datazione del canale, che favoriva il deflusso delle acque del fiume Mezzaluna, la cui foce risulta attualmente ostruita da depositi sabbiosi; tuttavia l'affinità con strutture analoghe individuate ad Egnazia potrebbe suggerire una cronologia di riferimento per la realizzazione dell'opera, da porre, quindi, tra l'età ellenistica e quella imperiale/tardoantica. Nell'area, inoltre, è segnalata la presenza di altre strutture murarie in blocchi di tufo e in opus caementicium e una canaletta con fistula plumbea; sono stati rinvenuti in passato anche i resti di una pavimentazione in opera musiva e un'epigrafe latina frammentaria, a cui bisogna aggiungere i materiali ceramici presenti in superficie, tra cui vernice nera, sigillata italica e sigillata africana, una lucerna di IV sec. d.C. e anfore tardoantiche di produzione egea: l'insieme delle evidenze sembra suggerire, pertanto, la presenza di un insediamento a carattere rurale, connesso con l'approdo e frequentato tra l'età ellenistica e quella tardoantica.
Data ultimo aggiornamento: 01/08/2018