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Il Museo diocesano sezione di Brindisi è intitolato a "Giovanni Tarantini", famoso canonico archeologo vissuto in pieno Ottocento ed importante interlocutore di Theodor Mommsen, premio Nobel per la Letteratura nel 1902. Fortemente voluto già da mons. Settimio Todisco, trova la sua piena realizzazione con Mons. Rocco Talucci. La prima sede scelta è stata il piano terra del Palazzo del Seminario di Brindisi poi nel 2012 i pezzi sono stati trasferiti nella chiesa di Santa Teresa degli Scalzi, nel pieno centro storico della città, allestita musealmente. Si inizia a costruire l'edificio sacro alla fine del XVII secolo e trova compimento nei primi decenni del secolo successivo. L'impianto museale si sviluppa con gli argenti nella sacrestia della chiesa, mentre nelle cappelle laterali sono presenti tele della prima metà del Settecento. Nella cappella dedicata a Santa Teresa sono collocate opere del pittore Serafino Elmo (1696-1777), come la Transverberazione di Santa Teresa, Santa Teresa e gli Angeli scriventi e Santa Teresa scrivente, mentre notevole nella prima cappella a sinistra è la tela raffigurante Sant'Andrea della fine del Cinquecento, proveniente probabilmente dalla chiesa posta sull'Isola di Sant'Andrea e non più esistente. Le tele poste nel transetto e sul soffitto della navata sono del pittore barese Umberto Colonna realizzate nella seconda metà del Novecento quelle rappresentanti La gloria dei santi medici Cosma e Damiano e La Gloria di Santa Teresa d'Avila, mentre è del pittore Simone Grassi l'opera Il martirio dei santi medici Cosma e Damiano realizzata invece nella prima metà del XX secolo. Dal giugno 2021 la chiesa settecentesca di Santa Teresa sarà oggetto di restauro per il progetto vincitore del Bando della Regione Puglia "Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale appartenente ad enti ecclesiastici". Il progetto prevede sia il restauro interno ed esterno dell'edificio, sia la realizzazione di laboratori di restauro e sia l'adeguamento tecnologico per la fruizione del patrimonio ivi custodito.
Data ultimo aggiornamento: 28/05/2021