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LA PUGLIA NELLA PREISTORIA

LA PUGLIA NELLA PREISTORIA

A cura di: Redazione CartApulia

Tracciando un percorso che attraversa da nord a sud il territorio pugliese, partiamo dal Passo di Corvo, il più grande villaggio neolitico presente nel Tavoliere, per poi raggiungere gli antichi insediamenti delle grotte Paglicci e Manaccora. La presenza dei villaggi preistorici costieri documenta la vita dei popoli degli ipogei con il santuario della fertilità di Trinitapoli e i reperti del Museo del Pulo di Molfetta. Ad Altamura, l’Homo di Neanderthal rinvenuto nelle grotte di Lamalunga, è stato fedelmente ricostruito nel Museo Archeologico e rappresenta uno tra i più importanti reperti paleontologici presenti in Puglia, come anche quello di “Delia”, la Donna di Ostuni, i cui resti sono conservati nel Museo di civiltà preclassiche della Murgia meridionale. Procedendo lungo la linea costiera adriatica si giunge a Roca Vecchia, un sito che già dalla prima metà del II millennio rappresentava uno dei più importanti insediamenti della protostoria nel Mediterraneo, mentre nell’entroterra, un’eccezionale concentrazione di Dolmen e Menhir costituisce a Giurdignano il “giardino megalitico”. Procedendo infine sulla costa a sud di Otranto, raggiungiamo la Grotta dei Cervi, in località Porto Badisco, un insediamento che prende il nome dalle raffigurazioni pittoriche realizzate nel neolitico medio e ancora visibili all’interno della grotta.