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Il Palazzo, dimora d'epoca risalente al 1500, è un palazzo nobiliare, situato nel centro storico di Parabita. L'edificio è stato dimora di Francesco Ferrari, discendente di Francesco Saverio Ferrari, figlio di Giuseppe Ferrari, I° Duca di Parabita. La facciata presenta una loggia bipartita da due archi a tutto sesto, sorretti da un pilastro centrale. Motivo, questo, che caratterizza diversi palazzi del centro storico di Parabita, risalenti all’epoca della dominazione spagnola. Il Palazzo si sviluppa su due piani ed è costruito secondo un antico sistema tipicamente salentino, denominato "a muraja", originariamente utilizzato per realizzare costruzioni rurali a secco (furnieddhri, pajare) e successivamente migliorato per la costruzione di edifici residenziali in contesti urbani. Si tratta di un sistema da decenni in disuso nell'ambito dell'edilizia residenziale - anche a causa degli elevati costi di messa in opera - che conferisce agli edifici un sistema di termoregolazione naturale. Il sistema prevede l'innalzamento di un primo ordine di muri perimetrali (esterni) e di un secondo ordine (interni). Fra il primo ordine ed il secondo veniva lasciata un’intercapedine, di misura variabile - in media 1 metro - riempita con pietre miste a terra. Gli ambienti edificati secondo questa tecnica, grazie al sistema di isolamento garantito da un doppio ordine di muri perimetrali, separato da ulteriore materiale pietroso, tendono ad essere naturalmente caldi in inverno e freschi in estate. Si tratta di strutture "ecologiche", costruite con pietra locale di tipo calcareo (tufo), anticamente reperita, lavorata ed impiegata nel medesimo posto in cui veniva eretto l'edificio. Le cavità generate dal cavare sul posto il materiale pietroso necessario alla costruzione, venivano successivamente utilizzate come cantine o cisterne (invasi ipogei destinati alla raccolta dell'acqua piovana, che vi veniva convogliata tramite condotte che partivano dal tetto dello stesso edificio). Una cisterna, perfettamente conservata, è visibile attraverso un intervento di messa a vista realizzato sul pavimento del salone al piano terra del palazzo. L'edificio presenta un campionario completo delle coperture solitamente utilizzate nella costruzione delle dimore d'epoca salentine: volte a spigolo, volte a gavetta, volte a vele e lunette. Alcune sale del Palazzo ospitano la Pinacoteca intitolata ad Enrico Giannelli, che conserva la Collezione di quadri (XIX-XX secolo) donata al Comune di Parabita nel 1924
- AA. VV., Guida d'Italia- Puglia, ,2008
Scheda
- LEBIU000373
Tipologia del bene
Tipo: Palazzo
Funzione:
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Dato non disponibile
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela
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elemento contenuto in - Sito
Periodo:
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Indeterminabile
Criterio di perimetrazione: Si perimetra l'area della struttura in esame
Tipo Fruibilità: Museo