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Il Castello sorge nel cuore del centro storico di Gioia del Colle e si presenta oggi come il frutto di numerosi restauri, trasformazioni e ricostruzioni, di cui le più recenti sono databili alla prima metà del XX secolo. Fu il normanno Riccardo Siniscalco, fratello di Roberto il Guiscardo, signore dei territori di Massafra, Mottola, Castellaneta, Putignano e Gioia dal 1081 al 1115, a far costruire il Castello (già citato in un documento del 1111), probabilmente su un nucleo fortificato di origine bizantina, le cui prime attestazioni risalgono al 1002. L'impianto strutturale visibile ancora oggi nonostante i numerosi rimaneggiamenti si deve a Federico II, artefice negli anni Trenta del XIII secolo di un significativo ampliamento che conferì alla fortificazione normanna la consueta conformazione dei castelli federiciani, quadrangolare con quattro torri angolari. Di queste sopravvivono solo due, la Torre Sud-Est, anche chiamata Torre dell'Imperatrice, dove secondo la tradizione fu imprigionata per gelosia Bianca Lancia, moglie dell'imperatore e madre di Manfredi, e la Torre Sud-Ovest, costruita, sempre secondo tradizione, per ospitare la famiglia fiorentina De Rossi, giunta in Puglia nel 1227 per far visita a Federico. Il castello è caratterizzato da un paramento murario costituito da grosse bugne a bauletto di tufo carparo rosso, aperto in più punti e a diverse altezze da monofore, bifore, trifore, feritoie, oculi, losanghe e rosoncini di differenti dimensioni, variamente databili all'età sveva, angioina e aragonese. Dal XV secolo il castello divenne dimora delle famiglie Acquaviva d'Aragona, De Mari e Caracciolo. Dopo un lungo abbandono nel XVII secolo e numerosi danni per terremoti registrati nel 1632, 1638 e 1786, il castello fu sottoposto a interventi di restauro, gli ultimi dei quali effettuati a partire dal 1834 con l'intervento della principessa Maria Caracciolo. Tali interventi, nella maggior parte dei casi, hanno alterato profondamente la facies del complesso edificio, deformando addirittura le facciate con l'immissione di immense porte e finestre che avevano sfondato le pareti per consentire l'uso delle sale al pianterreno come magazzini, botteghe e abitazioni private. Le alterazioni erano visibili soprattutto lungo le mura che affacciavano sul cortile centrale interno. Tra gli interventi realizzati nel Novecento, vanno menzionati i restauri in stile di Angelo Pantaleo, risalenti 1907-1909, che hanno riguardato una ricostruzione parzialmente di fantasia, ormai storicizzata, della Sala del Trono, della cortina muraria orientale del cortile interno e della relativa scalinata di accesso con il reimpiego di pezzi originali medievali nel cordone. Il castello è attualmente sede del Museo Archeologico Nazionale di Gioia del Colle.
Notizie storico-critiche:
- Fine XIX-inizi XX: restauri e ricostruzioni
- A partire dal ‘400, Castello fu dimora gentilizia delle famiglie Acquaviva d’Aragona (1464-1614), De Mari (1664-1806) e di Maria Caracciolo (1806-1868)
- Inserimento del castello nello statutum de reparatione castrorum di Federico II, del 1241-1246
- 1111: Riccardo Siniscalco dona il Castello alla Basilica di San Nicola di Bari.
- D'ERASMO L., Gioia del Colle: guida alla città, ,1982
- Castelli medievali. Puglia e Basilicata dai Normanni a Federico II e Carlo I d'Angiò Bari: , 2010
- Licinio R., Castelli medievali. Puglia e Basilicata, dai Normanni a Federico II e Carlo d’Angio`, Castelli medievali. Puglia e Basilicata, dai Normanni a Federico II e Carlo d’Angio`, , Bari: , 1994
- Donvito A., Il Castello di Gioia del Colle, Il Castello di Gioia del Colle, , Bari: Adda Editore, 1975
- Haseloff A., Il castello di Gioia del Colle, Corriere delle Puglie, , Bari: , 1897
- Triggiani M., Il Castello di Gioia del Colle: nuove acquisizioni alla luce della documentazione dell'arch. Angelo Pantaleo, www.Puglia In-difesa.org, , Bari: , 2013
Scheda
- BABIC000044
Tipologia del bene
Tipo: Castello (ambito urbano)
Criterio Identificazione: analisi delle strutture; bibliografia
Funzione:
- Difensiva/militare
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà Stato
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: tutela e valorizzazione
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG
Ruolo: tutela e valorizzazione
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Tipo: Ente MiBAC
Ente: Polo Museale della Puglia
Ruolo: valorizzazione
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Bene composto [è riutilizzato da] - Sito
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Bene composto [è riutilizzato da] - Sito
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elemento contenuto in - Sito
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Età moderna (XVI -XVIII secolo)
- Età contemporanea (XIX-XXI secolo)
Motivazione:
- Analisi delle strutture
- Analisi tipologica
- Bibliografia
- Restaurato
- Ricostruito
Criterio di perimetrazione: evidenza da ortofoto