Parco Archeologico Muro Tenente

Conosciuto attualmente con la denominazione di Parco archeologico di Muro-Tenente, il sito rappresenta oggi la connessione antropo-culturale nonché tesoro dell’identità propria del popolo che vi risiede e che si è stanziato qui nelle diverse epoche storiche. Notizie di rinvenimenti si hanno a partire dal ‘700 ma a partire dal XX secolo i resti dell’abitato furono portati in superficie da moderni sistemi meccanizzati di coltivazione. Intorno agli anni 70-80 alcune ricerche e campagne di scavo nei terreni di proprietà dei Padri Cistercensi condotte dalla Soprintendenza Archeologica per i Beni Archeologici della Puglia hanno portato alla luce diversi nuclei di necropoli, strade e settori d’abitato di età arcaica ed ellenistica ( VI-VII secolo a.C. ). Dopo alcuni anni di interruzioni, un pool di archeologi della Vrije Universiteit Amsterdam in seguito ad una articolata sessione di ricerche, guidata dal prof. Gert-Jan Burgers ha consentito di definire le diverse fasi che hanno segnato la nascita, lo sviluppo e l’abbandono di questo grande insediamento Messapico. Il parco è stato realizzato grazie ad una operazione cofinanziata dall’UE a valere sul POR FESR-FSE 2014/2020 della Regione Puglia – Asse VI – Azione 6.7 “Interventi per la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale. Il Parco si estende al confine fra i territori comunali di Mesagne e di Latiano, in provincia di Brindisi, in prossimità della via Appia una strada che collegava Roma a Brindisi, porto tra i più importanti dell'Italia antica, da cui originavano le rotte commerciali per la Grecia e l' Oriente. Considerando l'epoca in cui fu realizzata (fine IV - III sec. a.C.), è ritenuta una delle più grandi opere di ingegneria del mondo antico per l'enorme impatto economico che ha avuto sulla società romana. Il sito costituisce un’importante testimonianza della permanenza delle civiltà messapiche del Salento insieme ad Oria e Manduria. Il parco archeologico Muro-Tenente è ciò che resta di una antica città fortificata, un insediamento Messapico conosciuto fin dal medioevo come Paretalto che prende la denominazione attuale dalle due masserie poste a poche centinaia di metri di distanza dall’area archeologica Masseria Muro e Masseria Tenente, in territorio di Mesagne. Grazie agli studi compiuti sappiamo che la zona fu occupata da una comunità di circa 200 individui durante l’età del Ferro ( fine VIII a.C.) che raggiunse il suo massimo splendore nel IV-V secolo a.C. in età ellenistica epoca in cui fu probabilmente realizzata la cinta muraria interna la più antica struttura di difesa dell’abitato. Le indagini archeologiche, tuttavia, hanno consentito di documentare anche una fase collocata nel periodo ellenistico quando il circuito difensivo interno viene ristrutturato e dotato di torri. Nell’estate di qualche anno fa (2010) all'interno del sito è stata rinvenuta la struttura di fondazione di un piccolo edificio probabilmente con funzioni funerarie celebrative noto come NAISKOS, risultato purtroppo fortemente danneggiato a causa di lavori agricoli e scavi clandestini.

Tipologia prevalente: Parco archeologico

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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BRLDC000031

Condizione Giuridica:  Detenzione Ente pubblico territoriale

  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: SABAP-LE (Archeologia)

    Ruolo: Tutela

  • Tipo: Comune

    Ente: Polo Museale Latiano

    Ruolo: Valorizzazione

  • Tipo: Comune

    Ente: Polo Museale Latiano

    Ruolo: Gestore

  • Tipo: Opuscoli

    Denominazione: Muro Tenente un oppidum Messapico nella piana di Brindisi

    Descrizione: guida al percorso archeologico

    Modalità acquisizione: Commissionato dal Comune

  • Tipo: Foto

    Denominazione: Tempio

    Descrizione: Panoramica dall'alto

    Modalità acquisizione: Commissionate dal Comune