Menhir Madonna di Costantinopoli

Il Menhir, collocato su uno sperone roccioso, prende il nome dall'attigua cappella dedicata alla Madonna di Costantinopoli. La struttura fu individuata nel 1930; il Palumbo ne dà notizia nel 1951 su "La Gazzetta del Mezzogiorno". Lo descrive come un parallelepipedo in pietra leccese, collocato su uno sperone roccioso a pochi metri dall'omonima cappella. Presenta gli spigoli molto segnati ed una lieve inclinazione verso N. Le sue facce larghe sono orientate E-W. La parte superiore doveva fungere da base per una croce, mentre una croce è incisa su una faccia. Esso misura m. 3 x 0,35 x 0,30. Sulla superficie sono visibili tracce di intonaco ed incrostazioni.

Definizione Ambito Culturale:

  • Dato non disponibile
Bibliografia:
  • Zampolini S., Documenti per una carta archeologica della Puglia meridionale, Metodologie di Catalogazione dei beni archeologici, 1.2, : Martano-Edipuglia, 1997
  • Palumbo G., Scoperte di pietrefitte in terra d'Otranto, Archivio Storico Pugliese, V, : , 1952

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIS001354

Tipologia del bene

Tipo: Menhir

Funzione: 

  • Non definibile

Condizione Giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela

Periodo:

  • Non determinabile

Motivazione: 

  • Non determinabile

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente

Criterio di perimetrazione: Si individua il punto in cui è collocato il menhir

Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico