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Dopo aver subito alcune distruzioni, in età bizantina la città di Gallipoli venne ricostruita e rinforzata tramite nuovi apparati difensivi (prima fase del castello), diventando uno dei centri navali e militari più importanti dello Ionio. Conquistata dai Normanni nell’XI secolo, si avvicendarono poi nel dominio della città Svevi, Angioini, Aragonesi. La città subì numerose distruzioni e ricostruzioni, che modificarono l’architettura della città. Del XIV secolo è la ricostruzione in forme gotiche della Cattedrale, al centro dei due assi primari perpendicolari che scandiscono il centro storico. Dopo l’eccidio di Otranto da parte dei Turchi (1480) la città si impegnò nella costruzione di strutture difensive atte a fronteggiare i continui attacchi di eserciti nemici. Di questa cinta bastionata, che aveva il suo fulcro nel castello, resta oggi la sola parte bassa, essendo stata demolita la parte alta fino al livello stradale tra il 1879 e il 1887. Nel 1484, la città passò in mano ai Veneziani che decisero il taglio dell’istmo naturale che congiungeva l’isola alla terraferma, al fine di accrescere la difesa dell'isola, che era stata depredata dai Turchi pochi anni prima. Tale progetto fu però eseguito solo alcuni anni dopo ad opera degli Aragonesi che nel frattempo avevano preso il possesso della città, sottraendola ai Veneziani.
Notizie storico-critiche:
- Nel IX secolo per l’importanza assunta dal centro ai fini del controllo delle rotte ioniche, vi affluirono coloni greci. Di questo periodo è il primo nucleo del castello quando la città venne fortificata. Al periodo bizantino risalgono i monasteri italo-greci di S. Mauro e di S. Salvatore, situati a N, fuori dalla città. Poche sono le notizie relative al periodo normanno e svevo. La città venne distrutta nel 1269 dagli Angioini per essere rimasta fedele agli Svevi. Nel XV secolo, nonostante lo sviluppo del circuito difensivo, la città non riesce a decollare. Nel 1484 è assalita da una flotta della Serenissima che causò un ulteriore calo demografico.
- Nel VI secolo Gallipoli era da tempo sede vescovile e dipendeva da Bisanzio, nell’orbita della quale rimase anche durante l’occupazione longobarda.
- Costantini A., Paone M., Guida di Gallipoli. La città, il territorio, l'ambiente., , 1, : Congedo Editore, 1992
- Natali F., Gallipoli nel Regno di Napoli: dai Normanni all'unità d'Italia Galatina: Congedo Editore, 2007
- AA. VV., Ceraudo G. a cura di, Archeologia delle Regioni d'Italia. Puglia Bologna: , 2014
Scheda
- LEBIS000369
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Portuale
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà mista pubblica/privata
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
- Alto Medioevo (VII-X secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
- Conservato parzialmente
- Distrutto
Criterio di perimetrazione: Il criterio per la perimetrazione del Centro Storico si basa sul confronto sistematico tra l'edificato presente nella Cartografia IGM al 25000 del 1949 e l'edificato della Cartografia IGM storica del 1870 disponibile in scala 1:50000
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico