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Situato nella parte centro-meridionale della provincia di Brindisi, nell'area settentrionale del Salento, dista 9 chilometri dalla costa adriatica , ad un’altitudine di circa 100 m. sul livello del mare ( tra i 57 e i 146 ). Il piccolo nucleo originario della città risale al periodo normanno quando la torre garantiva la sicurezza e molti coloni da casali vicini, che in si trasferirono a San Vito per sottrarsi ai continui attacchi dei Saraceni. Fu solo nel XV secolo che l'antico casale venne organizzato a Comune, anche se continuò l'organizzazione feudale e l'asservimento regio. Il comune appartenne agli Altavilla, successivamente ai Sambiase, poi a Raimondo Orsini Del Balzo e quindi ai Dentice di Frasso. Dal XV secolo in poi il paese cominciò ad ingrandirsi, occupando man mano le zone circostanti, estendendo l'abitato verso nord e verso est.
Notizie storico-critiche:
- Secondo alcuni studiosi la fondazione della città avvenne ad opera degli Schiavoni (popolazione slava proveniente dall’altra sponda dell’Adriatico) sul finire del X secolo, per altri studiosi, invece, a fondarla furono i Normanni (XI - XII secolo) ed in particolare Boemondo d’Altavilla (1050 c. – 1111) che avrebbe fatto costruire la Torre quadrata attorno alla quale venne poi costruito il castello feudale. [...] Il paese ha avuto nel corso dei secoli come nome quello di San Vito degli Schiavi o Schiavoni (dai fondatori più accreditati) o solo San Vito o anche San Vito in Terra d’Otranto.
- Il primo nucleo delle abitazioni sorse nelle vicinanze della torre quadrata: attualmente è denominato “Li Stratodde”. Si trattò di povere casupole fatte di pietre e bolo con copertura di canne ed embrici. La chiesa era quella di San Giovanni, poi ricostruita dal principe Giuseppe Marchese Belprato; nelle vicinanze vi era la piazzetta del Casale con la cisterna e di lì partivano le poche stradine che andavano verso la torre quadrata: le attuali vie San Giovanni, Ortensio Leo, Ruggero Danusci, Carlo Galasso, Regina Margherita, a cui si aggiunsero via Gioberti, via Dante, via Cairoli e parte del corso Leonardo Leo. Poi il casale intorno alla fine del ’500 si estese verso nord e, dopo la costruzione della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, verso est. Qualche traccia del passato, comunque, può essere trovata in qualche casa ancora esistente nelle attuali vie Ortensio Leo, Ruggero Danusci e Carlo Galasso.
Definizione Ambito Culturale:
- Periodo Normanno
- Giannotti Antonio, Miscellanea di San Vito dei Normanni già Santovito degli Schiavoni, Miscellanea di San Vito dei Normanni già Santovito degli Schiavoni, , Roma: , 1966
- De Vita R., Castelli, torri ed opere fortificate di Puglia, ,2001
- Cazzato M., Lecce e il Salento 1, Atlante del Barocco in Italia, , Roma: De Luca Editori d'Arte, 2015
Scheda
- BRBIS000188
Tipologia del bene
Tipo: Città
Funzione:
- Sacra/religiosa/culto
- Frequentazione
- Produttiva/lavorazione/artigianale
- Difensiva/militare
- Abitativa/residenziale
Condizione Giuridica
Proprietà mista pubblica/privata
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Tipo: Soprintendenze ambito archeologico
Ente: Sop. Archeologia Puglia
Ruolo: tutela
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Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio
Ente: Sop. Belle Arti BR-LE
Ruolo: Tutela e valorizzazione
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elemento contenuto in - Sito Pluristratificato
Periodo:
- Basso Medioevo (XI-XV secolo)
Motivazione:
- Bibliografia
Cronologia specifica:
Dal: XI Al: XV
- Conservato parzialmente
- Integro
Criterio di perimetrazione: Il criterio di perimetrazione si basa sullo sviluppo edilizio attuale della città che comprende le varie evoluzioni storiche dell'impianto urbanistico.
Tipo Fruibilità: Aperto al pubblico