Conversano (età medievale)

Nel V secolo d.C. Norba mutò il nome in Cupersanum. La medievale Cupersanum fu contesa a lungo fra Bizantini e Longobardi, che nel VII secolo la fortificarono: in questo periodo fu sede di un gastaldo. Fu sotto la dominazione bizantina dalla fine del IX secolo fino al 1054. In quest’epoca ebbe inizio la costruzione della cattedrale (secolo XI) e l’insediamento dei Benedettini (metà del X secolo). Assunse il titolo di contea sotto i Normanni. Primo Conte fu Goffredo d’Altavilla, nipote di Roberto il Guiscardo, in seguito la contea passò sotto diversi feudatari, tra cui i Brienne, gli Enghien, i Lussemburgo, gli Orsini fino agli Acquaviva d’Aragona. Si ritiene che la cinta muraria medievale di Cupersanum abbia sfruttato tratti di mura megalitiche, di cui è visibile un tratto lungo la salita di S. Gaetano. Le torri superstiti sono tutte uguali e databili al periodo della reggenza di Giulio Antonio Acquaviva (1456-1481). A quest’epoca dunque risale una sistemazione omogenea del sistema murario. L’abitato in età medievale si sviluppava all’interno delle mura megalitiche riutilizzate ed integrate ed è caratterizzato da un nucleo principale a nord costituito da castello, cattedrale e la chiesa e convento di San Benedetto. In largo vescovado, piazza della conciliazione, il primo nucleo del castello si fa risalire alla dominazione longobarda o normanna. Del XII-XIII secolo sono i tre torrioni quadrati, del 1456-1481 è la torre cilindrica, sotto Giulio Antonio Acquaviva, mentre la torre dodecagonale è del 1481-1511. Nel Seicento il castello si arricchì internamente di affreschi e all’esterno di balconate. Al 1710 risale il portale esterno, sormontato dallo stemma di famiglia, e l’elegante loggiato interno. A poca distanza sorge la cattedrale romanica. La sua costruzione fu iniziata tra l’XI e il XII secolo e completata durante la seconda metà del XIV secolo. Al XIV secolo è infatti riferibile la facciata tripartita in lesene, con rosone centrale e protiro riccamente scolpito. Già restaurata nel XVIII secolo, fu distrutta nel 1911 da un incendio e in seguito fu ricostruita nelle stesse forme originarie. Al suo interno si venera la Madonna della Fonte, una delle icone più antiche di Puglia, risalente al XII secolo. In prossimità delle mura megalitiche, il monastero di S. Benedetto, uno dei più significativi monumenti del centro storico. La tradizione ritiene sia stato fondato da S. Mauro. Abbandonato dai monaci benedettini alla fine della dominazione sveva, fu sede di religiose dello stesso ordine, la cui badessa mitrata esercitò dal 1266 una vera e propria giurisdizione feudale su parte del clero e della popolazione, estendendo la sua autorità anche al di fuori dei confini municipali. Il primo nucleo è altomedievale (cripta), seguono la chiesa medievale, il piccolo chiostro e il campanile. Il nucleo sarà ampliato nel Seicento. Oltre al nucleo principale costituito da castello, cattedrale e vescovado, si sviluppava un’area caratterizzata da un’edilizia minore ad un piano. Questa tipologia mutò ben presto per la scarsità di aree edificabili e la compagine edilizia fu soggetta a sopraelevazione e ampliamenti. Con la costruzione del convento di San Francesco extra moenia (1289), ora sede del Comune, sotto il conte Ugo di Brienne, cominciava a sud-est il paese che si espandeva con un nuovo borgo, Casalvecchio, con asse viario centrale (via Arringo) e strade disposte a spina di pesce.

Bibliografia:
  • Cazzato V., Fagiolo M., Pasculli Ferrara M., Atlante del Barocco in Italia. Puglia. 1. Terra di Bari e Capitanata, Terra di Bari e Capitanata, , Bari: , 1996
  • AA. VV., Itinerario Turistico Pugliese: Conversano-Casamassima-Noicattaro-Rutigliano-Turi : Schena Editore, 1983

Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • BABIS000103

Tipologia del bene

Tipo: Città

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto
  • Frequentazione
  • Produttiva/lavorazione/artigianale
  • Difensiva/militare
  • Abitativa/residenziale

Condizione Giuridica

Proprietà mista

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito archeologico

    Ente: Sop. Archeologia Puglia

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BA-BAT-FG

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Età tardoantica (IV -VI sec. d.C.)
  • Alto Medioevo (VII-X secolo)
  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)

Motivazione: 

  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Conservato parzialmente
  • Integro

Criterio di perimetrazione: Perimetrazione effettuata mediante ausilio di cartografia e fotografia aerea

Tipo Fruibilità: Attrezzato per la fruizione