Complesso degli Olivetani - Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo

Costruita nel 1176, successivamente ridefinita nel Settecento, la Chiesa dei SS. Nicolò e Cataldo, contigua al monastero degli Olivetani, si trova nella periferia nord-est di Lecce. La facciata è divisa in due ordini e accoglie elementi di epoche differenti, coniugando la severità del romanico pugliese e l'esuberanza del barocco. Alla fabbrica più antica appartengono sia il rosone circondato da foglie stilizzate sia il portale strombato: quest'ultimo è delimitato da un elaborato fregio decrescente, decorato da motivi stilizzati e vegetali, ed è sormontato dall'epigrafe dell'architrave, sulla quale spiccano i sei volti d'angelo sospesi sull'iscrizione che ricorda la fondazione dell'edificio da parte del conte Tancredi; sull'iscrizione dell'altro portale, comunicante con il chiostro, si legge, invece, l'anno di erezione del tempio, il 1180, e il nome dell'architetto, Angelo di Nicola, con riferimento al regno di Guglielmo II. Le parti restanti del prospetto sono quelle della facciata settecentesca, divisa da paraste e animata dalla presenza di 10 statue di santi. L'interno è a tre navate, con un breve transetto coperto da una cupola ellittica; è diviso da pilastri polistili sui quali si impostano le arcate delle volte a crociera. Nelle navate laterali si trovano gli altari realizzati da Mauro Manieri, dedicati ai SS. Benedetto, Bernardo Tolomei e Francesca Romana, Niccolò e Cataldo, e alla Vergine col Bambino. Al XIV secolo risale lo stemma dei Brienne, conti di Lecce, affrescato sulla prima colonna a destra, dopo l'ingresso. Del XVII secolo è invece il monumento sepolcrale del poeta leccese Ascanio Grandi e gli affreschi delle due absidi, ricostruite nel 1619.

Notizie storico-critiche:

  • Un resaturo condotto dal De Giorgi alla fine del XIX secolo ha portato alla parziale eliminazione della decorazione barocca del portale.
  • La chiesa fu fondata da Tancredi per i Benedettini e già dal 1179 si registrano le prime donazioni. Sulla porta laterale compare la data 1180 e il nome Agnus con cui è stato identificato il nome dell'architetto che si occupò della costruzione.
  • L'ampliamento fu condotto dagli Olivetani nel 1616-1618 che aggiunsero il coro, le cappelle e gli affreschi all'interno. Mentre la nuova facciata risale al 1716 e viene attribuita all'architetto Mauro Manieri.

Definizione Ambito Culturale:

  • maestranze locali
Bibliografia:
  • Paone M., Chiese di Lecce Galatina: Congedo Editore, 1981
  • Paone M., Lecce. Elegia del Barocco Galatina: Congedo Editore, 1999
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Scheda

Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
  • LEBIU000937

Tipologia del bene

Tipo: Chiesa

Funzione: 

  • Sacra/religiosa/culto

Condizione Giuridica

Proprietà Ente religioso cattolico

Ente competente
  • Tipo: Soprintendenze ambito architettura-belle arti-paesaggio

    Ente: Sop. Belle Arti BR-LE

    Ruolo: Tutela e valorizzazione

Periodo:

  • Basso Medioevo (XI-XV secolo)
  • Età moderna (XVI -XVIII secolo)

Motivazione: 

  • Analisi delle strutture
  • Analisi stilistica
  • Bibliografia

Stato di conservazione
  • Integro
  • Ricostruito

Criterio di perimetrazione: Si effettua la perimetrazione dell'area occupata dall'edificio.