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Il Luogo della Cultura della Settimana

Museo di Arte Sacra "Cavaliere-Argentiero"

Il Monastero di Santa Maria della Luce di Mesagne, oggi distrutto, era ubicato nell’attuale piazza dei Commestibili, di Mesagne. Fondato nel 1581 per educare le giovani fanciulle nobili del luogo, dopo le soppressioni degli ordini religiosi i beni furono incamerati nelle proprietà del Demanio. Il monastero fu quindi adibito a caserma militare. Le monache rimasero ancora per una quarantina di anni in piccoli ambienti a loro riservati, finché nel 1906 lasciarono definitivamente l’edificio, trasferendosi presso le benedettine di Ostuni e portando con sé le poche cose che riuscirono a salvare: alcuni libri antichi, dei paramenti sacri ed alcuni argenti. La sala del Museo di Arte Sacra di Mesagne dedicata al monastero delle clarisse è una "stanza della memoria" di un luogo che ha scritto la storia di una comunità, ma di cui non si avrebbe traccia senza questa sala. I libri e i ricami raccontano i giorni, le ore, i minuti delle monache, lo scandire lento del loro tempo, il saper leggere e scrivere, le scelte e i saperi.

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La Venere degli Stracci di Pistoletto inaugura il nuovo allestimento archeologico del Castromediano.

La Venere degli Stracci di Pistoletto inaugura il nuovo allestimento archeologico del Castromediano.

21 dicembre 2019

La Venere degli Stracci di Pistoletto inaugura il nuovo allestimento archeologico del Castromediano.

 

A conclusione delle iniziative del 150° anniversario del Museo Castromediano, un’ospite straordinaria, la Venere degli stracci versione XL di Michelangelo Pistoletto, accompagnerà fino al 31 marzo 2020 i visitatori alla scoperta del rinnovato allestimento della collezione archeologica.
Il 22 dicembre, visite guidate con archeologi, danza e musica. E per tutte le festività natalizie, visite guidate gratuite alla scoperta della raccolta archeologica (su prenotazione, telefonando al numero 380.75.53.812). 
La Venere degli stracci: un dispositivo per comprendere le connessioni tra antico e contemporaneo. 
Opera iconica della storia dell’arte contemporanea da mezzo secolo e oltre, la Venere di Pistoletto – proveniente da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto di Biella – appare dalla classicità greco-romana per dialogare con la contemporaneità simboleggiata da una montagna di stracci - raccolti grazie all’aiuto di associazioni che hanno abitato il museo in questi mesi – che troverete attorno alla scultura. Le attività didattiche legate alla Venere di Pistoletto sono realizzate con il Dipartimento educazione del Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea e dall’Accademia di Belle Arti di Lecce. Si ribadisce così il claim alla base della programmazione del Castromediano, sin dalla sua riapertura: <<L’antico è contemporaneo>>. 
La Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto è divenuta negli ultimi anni simbolo della migrazione contemporanea, assumendo il carico simbolico della tragedia epocale che si consuma nel mare in prossimità delle nostre rive. 
Una candida copia della celebre statua neoclassica Venere con mela, di Bertel Thorvaldsen, custodita al Louvre è collocata davanti ad un cumulo di abiti dismessi. 
La Venere, sottraendosi allo sguardo frontale dello spettatore, nega alla vista la sua dirompente bellezza, tuffando il suo volto verso un mucchio di elementi residuali e marginali.
 Dal 1967 l’installazione di Pistoletto, è un dispositivo in grado di provocare un corto circuito con la storia, mescolando la dimensione etica con quella estetica. 
Dopo mezzo secolo l’opera mantiene inalterata la sua potenza espressiva, confermandosi come prodotto autentico dell’arte contemporanea. 


Il Museo Castromediano sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 20. Lunedì chiuso. 
Ingresso gratuito


Info: museocastromediano.lecce@regione.puglia.it 
0832.37.35.69

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