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Il Luogo della Cultura della Settimana

Museo di Arte Sacra "Cavaliere-Argentiero"

Il Monastero di Santa Maria della Luce di Mesagne, oggi distrutto, era ubicato nell’attuale piazza dei Commestibili, di Mesagne. Fondato nel 1581 per educare le giovani fanciulle nobili del luogo, dopo le soppressioni degli ordini religiosi i beni furono incamerati nelle proprietà del Demanio. Il monastero fu quindi adibito a caserma militare. Le monache rimasero ancora per una quarantina di anni in piccoli ambienti a loro riservati, finché nel 1906 lasciarono definitivamente l’edificio, trasferendosi presso le benedettine di Ostuni e portando con sé le poche cose che riuscirono a salvare: alcuni libri antichi, dei paramenti sacri ed alcuni argenti. La sala del Museo di Arte Sacra di Mesagne dedicata al monastero delle clarisse è una "stanza della memoria" di un luogo che ha scritto la storia di una comunità, ma di cui non si avrebbe traccia senza questa sala. I libri e i ricami raccontano i giorni, le ore, i minuti delle monache, lo scandire lento del loro tempo, il saper leggere e scrivere, le scelte e i saperi.

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"Io con me, tu con me. Storie di inclusione per bambini e non solo..."

"Io con me, tu con me. Storie di inclusione per bambini e non solo..."

22 febbraio 2020

POLO MUSEALE DELLA PUGLIA

GALLERIA NAZIONALE DELLA PUGLIA “G. E R. DEVANNA”

 

 

Presentazione del libro

"Io con me, tu con me. Storie di inclusione per bambini e non solo..."

di Mariella Cuoccio

 

Sabato 29 febbraio alle ore 17.30 presso la Galleria nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna”, sarà presentato dal giornalista Mario Sicolo il libro di Mariella Cuoccio "Io con me, tu con me. Storie di inclusione per bambini e non solo...".

Quattro ambientazioni narrative: scuola, palazzetto dello sport, teatro e mura domestiche, soprattutto quattro storie che parlano di bambini e di inclusione. Storie di fantasia, ma terribilmente vere. Perché i racconti, spesso, diventano metafora, proprio per il fatto che non troverebbero parole adeguate per essere raccontati. Come può essere descritto un sentimento o un’emozione, se non con degli esempi o dei simboli? Così è per il concetto di “inclusione”. L’inclusione può essere solo vissuta, interiorizzata, sentita, pensata. È fatta di buone pratiche. Molte volte di abbracci. Sorrisi. Di accoglienza e ascolto. Quando si parla di inclusione il pensiero si apre a mille altri mondi e guarda lontano. Il termine, poi, va declinato alle varie categorie sociali a cui può essere attribuito. Perché generalizzare è inutile. Risulterebbe, alla fine, uno dei tanti termini incomprensibili e vaghi, dei quali la nostra società va orgogliosa. Si perderebbe miseramente tra le difficoltà della vita.

Si ricorda al pubblico che la partecipazione all’evento è gratuita.

Per informazioni:

Tel.: +39 080 099708,

E-mail: pm-pug.gallerianazionaledellapuglia@beniculturali.it

 

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