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TESORI DI PUGLIA: Il Museo diocesano Giovanni Tarantini di Brindisi.

TESORI DI PUGLIA: Il Museo diocesano Giovanni Tarantini di Brindisi.

13 June 2020

Il Museo diocesano Giovanni Tarantini di Brindisi.
Nel XIII secolo, in età federiciana, forse il 27 aprile del 1210 come vuole la tradizione o più probabilmente il 1225, in occasione delle nozze di Federico II di Svevia con Isabella di Brienne, Regina di Gerusalemme, celebratesi il 9 novembre nella cattedrale, le reliquie di san Teodoro d’Amasea furono traslate in Brindisi da Euchaita. Le spoglie, giunsero avvolte in uno sciamito operato a due trame. Il tessuto di seta dal fondo dorato è ornato da medaglioni disposti in serie, in ordine orizzontale e verticale. Un fregio continuo ad archetti, con piccoli fiori rivolti all’interno, costituisce la cornice del medaglione e racchiude due grifi rampanti, addossati nei corpi e contrapposti nelle teste, caratterizzati da un’anatomia poco marcata, grande occhio, orecchie equine, zampe e parte posteriore del corpo leonine e ali stilizzate. Il telo presenta evidenti caratteristiche tecniche e stilistiche d’ispirazione bizantino-sasanide. La preziosità tecnica è accompagnata a quella materica: seta e oro membranaceo noto fino alla fine del Medioevo come “oro di Cipro” prodotto anche a Bisanzio, introdotto in Occidente attorno al IX secolo compongono il telo.

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