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La chiesa di S. Stefano a Soleto, assieme alla Basilica di S. Caterina di Galatina, conserva gli episodi più interessanti della cultura figurativa tardogotica in Terra d'Otranto. Essa rappresenta un esempio della temperie artistica del periodo di Raimondello del Balzo Orsini, signore della Contea di Soleto e poi Principe di Taranto dal 1399 al 1406, anno della sua morte.La piccola chiesa di rito greco presenta una facciata in stile “romanico-gotico”; il portale d'ingresso, con timpano lunettato e tracce dell'innesto di un protiro, oggi perduto, presenta sull'architrave un motivo a ruote intrecciate, oggi completamente alveolizzato, come quello posto in facciata a S. Maria d'Aurio, vicino Surbo. L'archivolto del piccolo rosone e della lunetta dedicatoria sono percorsi da una decorazione a foglie d'acanto. Il rosone doveva presentare anche due scudi araldici, uno sicuramente con lo stemma dei Del Balzo Orsini. Il verticalismo gotico della facciata è accentuato dal campanile a vela con bifora e dall'orientamento ascendente degli archetti pensili. L'interno dell'edificio, a pianta rettangolare e coperto da capriate lignee, misura circa 6,60 m sui lati lunghi e circa 3,90 su quelli corti. Il bema, rialzato da due gradini, termina con un abside semicircolare in cui è inglobato l'altare. Nicchie a scopo liturgico sono presenti sul lato occidentale del semicatino. Due porte d'accesso, oggi murate, si aprivano sulle pareti laterali, come anche due finestre, ancora visibili.L'interno è totalmente rivestito di affreschi di due diverse nature: una di ascendenza più chiaramente bizantina, un'altra centro-italiana. Sulla scorta dell'analisi stratigrafica degli affreschi, è stata proposta una netta divisione tra un ciclo tardo-trecentesco, intriso di elementi bizantini, e uno quattrocentesco, in sintonia con il cantiere della basilica orsiniana di Galatina, nel quale possono essere individuate tre distinte campagne di lavoro.Rimandando alla ricca bibliografia esistente sul complesso quanto straordinariamente importante programma figurativo, si ricorda soltanto la presenta di un “Giudizio Universale” in controfacciata, della vita di S. Stefano sulla parete meridionale e di un ciclo cristologico su quella settentrionale, entrambe sopra una teoria di santi e, infine, della ricca decorazione della parete absidale (Pentecoste nella conca absidale e una scena di Parousia) (fotografie pubblicate giusta autorizzazione del Comune di Soleto - Prot. n. 0005854 del 11-06-2020).
Data ultimo aggiornamento: 04/07/2020