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Il Museo civico archeologico del Pulo di Molfetta inaugurato nel 2012 con la mostra “Natura, archeologia e storia del Pulo di Molfetta” costituisce il naturale completamento alla visita della vicina dolina carsica “da crollo”, le cui peculiarità ambientali, archeologiche e storiche ne fanno un contesto unico nel panorama archeologico nazionale. Il Museo è ospitato nella cinquecentesca “Casina Cappelluti”, pregevole architettura di campagna che deve la sua denominazione al cognome della famiglia che ne fu proprietaria dagli inizi dell’Ottocento. Nei primi anni del Novecento l’edificio entra a far parte del patrimonio comunale e diviene ricovero per la quarantena di malattie infettive, pertanto conosciuto sul territorio come “Lazzaretto”.
L’esposizione permanente rende fruibili alla collettività i reperti provenienti dagli scavi archeologici effettuati dal 1997 nel villaggio neolitico di Fondo Azzolini e nel sito archeologico del Pulo (depressione di origine carsica di forme ovoidale situata a pochi chilometri dal centro abitato di Molfetta) dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Francesca Redina.
Il percorso museale si sviluppa su due piani, con accesso facilitato. Dopo una sezione introduttiva, dedicata alle caratteristiche geomorfologiche e ambientali del Pulo e alla storia delle ricerche archeologiche nel sito, la frequentazione di culture preistoriche nell’area è documentata da reperti ceramici, industrie litiche e frammenti di capanne, esposti al piano superiore. La “Linea del Tempo” accoglie il visitatore e inquadra lo sviluppo della storia dell’uomo nell’area murgiana, dal Paleolitico Inferiore all’Età del Ferro. La visita si articola poi in quattro sale tematiche dedicate al Neolitico “il Mondo Ideologico”, “la Produzione”, “l’Economia”, “gli Insediamenti”. Chiude la sezione una sala dedicata all’Età del Bronzo.
La visita al piano terra comprende inoltre due sale dedicate alla Nitriera Borbonica, complessa struttura industriale costruita nel 1784, in seguito alla scoperta della presenza del salnitrio nelle grotte del Pulo dal canonico Giuseppe M.Giovene e la sala “del Convento” in cui sono raccolte le testimonianze della presenza di una comunità di Cappuccini nel Convento fondato nel 1536 sul ciglio meridionale del pianoro sovrastante la dolina.
Le sezioni espositive risultano indipendenti fra loro in modo da lasciare il visitatore libero di scegliere il percorso preferito senza essere privato della comprensione globale. Oltre alle sale espositive, al piano terra si trovano la reception (biglietteria e bookshop), il laboratorio di archeologia, il deposito attrezzato per i reperti archeologici e una saletta destinata a incontri, riunioni e attività promozionali e laboratoriali.
Data ultimo aggiornamento: 20/06/2019
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