Laterza  74014  (TA) , LATERZA    Via-Piazza Piazza Plebiscito   N. 52

MuMa - Museo della maiolica di Laterza

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Il Museo della maiolica di Laterza – MUMA – inaugurato nel 2015, custodisce importanti testimonianze dell’arte ceramica laertina, prodotte tra la seconda metà del XVII e la prima metà del XVIII secolo, e racconta della memoria artigiana e artistica locale. Peculiarità della maiolica di Laterza è la monocromia turchina su fondo bianco e un apparato decorativo animato da personaggi mitologici, da dame e cavalieri, battaglie e scene di caccia, paesaggi da fiaba popolati da animali a volte strani e grotteschi, tutti incorniciati da fitti ricami di margherite, tralci e girali vegetali. Il Museo è ospitato nel Palazzo Marchesale, già castello medioevale, trasformato nel cinquecento in Palazzo da Giovan Battista I d’Azzia e dalla consorte Giulia di Capua, come documentato dallo stemma di famiglia posto sul portale d’accesso.
L’allestimento, organizzato in sezioni, espone la raccolta del dott. Riccardo Tondolo, imprenditore barese e appassionato conoscitore e collezionista di ceramica italiana, oltre ai pezzi provenienti dal Santuario Mater Domini, al Museo di Bassano e alla collezione del dott. Calabrese.
Il percorso espositivo è organizzato in teche che raccolgono le collezioni per tematismi. La “Teca dei Vasi Albarelli” illustra i recipienti prevalentemente utilizzati nelle antiche farmacie per contenere sostanze solide o grasse e chiusi con pelli d’animali fermate con la corda. I vasi, di differenti dimensioni, sono decorati con figure di Santi, di paesaggi o con lo stemma dello speziale. La loro forma deriva dai contenitori ricavati dalle canne di bambù tagliate da nodo a nodo chiamati dagli arabi “el barain” e utilizzati per il trasporto merci dall’Oriente all’Occidente. La “Teca D’Alessandro” raccoglie le opere di Angelo Antonio D’Alessandro (1642 – 1717) il più importante ceramista laertino. Tratti distintivi delle sue opere sono i fitti intrecci di tralci vegetali dai quali spuntano piccole margherite a sedici petali. Tra le opere esposte è di particolare rilievo il piatto “Mito di Callisto” – piatto da parata istoriato che riporta lo stemma della famiglia ispano-napoletana dei Sisto y Britto, duchi di Ceglie dal 1674. Al centro è raffigurato l’episodio mitologico della ninfa Callisto: tre figure femminili in completa nudità circondano una terza figura semisdraiata sull’erba col ventre gonfio, alla destra in piedi è raffigurata Artemide, dea della caccia. Altra opera degna di nota è la “Coppa Amatoria”, usata come dono nuziale o di fidanzamento. La coppa, dall’orlo svasato, è decorata all’esterno da tralci vegetali con margherite in chiaroscuro turchino e all’interno da tre elementi plastici: una colomba in verde ramina e due uccellini gialli simbolo di buon auspicio per la coppia. Nella Teca dei “Piatti Mitologici” sono esposti tre grandi piatti da parata: il piatto della “Caccia all’elefante”, la cui scena è ripresa da miniature orientali, mentre il costume dei cavalieri è europeo, i piatti “Mito di Atteone”, realizzati da due diversi ceramisti che traendo spunto dalla stessa fonte, probabilmente un’incisione o un cartone preparatorio, arrivano comunque ad una diversa resa stilistica del medesimo soggetto. L’esposizione prosegue con la “Teca Acquasantiere”. La teca espone numerose acquasantiere destinate alle abitazioni private. La struttura formale è identica per tutti i pezzi: su una parte piana polilobata sono applicati diversi elementi plastici come la vaschetta per l’acqua ad cui partono diversi elementi decorativi, come le colonnine tortili e i cherubini. Nella parte centrale, invece, venivano inserite le figure dei Santi. Nella stessa teca sono esposti gli scaldamani, tipologia di scaldini a forma di libro un tempo considerata tipica delle botteghe campane (Cerreto Sannita, Ariano Irpino), attribuite da recenti scoperte anche alla produzione ceramica di Laterza. La cromia utilizzata in questi pezzi è quella tipica dei centri ceramici della Campania (giallo, verde e bruno manganese) e testimonia già a partire dalla metà del XVIII secolo un declino delle botteghe laertine che iniziano ad aderire ai modi decorativi di altri centri vicini. Con gli scaldamani sono esposti altresì il “Piatto del Cavaliere” che ha la particolarità di essere decorato sia sul dorso che sul verso. La tesa è decorata a tralci vegetali e margherite e al centro presenta lo stemma della famiglia Caracciolo Rossi di Napoli. Il verso del piatto è anche decorato con un’ampia fascia di tralci vegetali racchiusi in una conchiglia e grande rosone centrale. Il percorso espositivo si conclude con le “Teche del XVIII-XIX secolo”. Le maioliche esposte in queste due teche testimoniano il cambiamento di stile a cui aderiscono le botteghe laertine a partire dalla metà del XVIII secolo. I ceramisti abbandonano la produzione turchina e adottano la tavolozza cromatica di influenza campana costituita dal giallo, il verde ramina e il bruno manganese. Nelle maioliche di questo periodo è evidente anche l’influenza delle porcellane orientali conosciute a Napoli, dove la Real Fabbrica di Capodimonte inizia a produrre finissime porcellane ispirate ai modelli orientali. Di notevole pregio sono i due “Bacili da barba” che venivano utilizzati per lavare i capelli e la “chicchera con teiera”, primi esempi di tazzine prodotte nel Regno di Napoli su influenza dei modelli orientali.

Data ultimo aggiornamento: 05/04/2019

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Fonte Monitoraggio Interventi

Codice
PAC 011
CUP Progetto
D59B12000050001
Titolo
PALAZZO MARCHESALE: COMPL. IMMOBILE PIANO TERRA E SALA DESTINATA AL MUSEO DELLA MAIOLICA LAERTINA AL I� PIANO
Importo Rideterminato
782586.76
Importo Liquidato
763491.77
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              Categoria prevalente
              Arte
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                Stato
                Aperto al pubblico
                Mostre temporanee
                Si
                Responsabile
                Dott.Arcangelo Lapomarda
                Anno istituzione
                2015
                Anno apertura pubblico
                2015
                Budget autonomo
                Si

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                Informazioni riguardanti la pianificazione delle aperture e gli orari di apertura giornalieri.

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                Accessibile per disabili intellettivi: Si
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                            Periodo
                            25/05/2018
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